Scampato quasi a sorpresa il pericolo pioggia, il caldo sole della Toscana ha di nuovo baciato l’Autodromo Internazionale del Mugello, anzi, più nello specifico Michele Pirro. Su asfalto ormai totalmente asciutto dopo il forte temporale della mattinata, l’alfiere Barni Racing Team si è imposto in Gara 1 del CIV Superbike, dominando la scena e chiudendo i giochi-titolo con tre gare di anticipo, favorito però da una noia tecnica che ha colpito il diretto rivale in campionato, Lorenzo Zanetti. Al quinto tricolore in top class, l’ottavo in carriera, si è confermato ancora una volta il più concreto in pista, senza offrire agli avversari l’opportunità di attaccarlo, segnando l’ennesima pagina di storia.
Pirro inarrestabile
Scattato a fiondo dalla seconda casella dello schieramento, il Ducatista ha impresso il proprio (imprendibile) ritmo sul '51 alto/'52 basso. Con l'aggiunta del giro veloce in 1’51”395, Pirro è letteralmente scappato in fuga, anche se il vero colpo di scena è giunto al giro 5 di 14, quando il portacolori del Broncos Racing Team (che si trovava secondo) ha accusato un problema al cambio della Panigale V4-R #87 che lo ha costretto a rientrare ai box. Un episodio che ha spalancato le porte al definitivo trionfo del compagno di marca.
Festa grande
Bravo e fortunato allo stesso tempo, da quel momento in avanti non ha fatto altro che gestire gomme, energie e moto, tagliando il traguardo con quasi dieci secondi di vantaggio sugli inseguitori. All’ottavo hurrà stagionale, al parco chiuso sono poi cominciati i festeggiamenti per Pirro e la storica compagine capitanata da Marco Barnabò tra abbracci, coriandoli di ogni genere e magliette celebrative. Una prestazione che riscatta le sfortune patite lo scorso anno.
Ferroni e Delbianco sul podio
Alle sue spalle, invece, è andato in scena un estenuante duello per i restanti piazzamenti del podio, che ha premiato Flavio Ferroni e il poleman Alessandro Delbianco. Alla seconda top-3 del 2021, il pilota di Nuova M2 Racing ha finalmente dato seguito ai costanti progressi della RSV4, mentre il baluardo DMR Racing è stato condizionato dal rendimento altalenante della specifica SCO al posteriore: una scelta che sulla distanza non ha pagato, tanto da costringerlo a difendersi nel finale persino dagli assalti di uno scatenato Lorenzo Gabellini (Althea Racing Team), 4°, in rimonta dalla decima posizione dopo qualifiche difficili.
Canepa KO
All’interno di una contesa che ha annoverato l’assenza forzata di Alessandro Andreozzi, Luca Vitali (Scuderia Improve by Tenjob) ha concluso in quinta posizione a precedere Agostino Santoro (Broncos Racing Team) e Ayrton Badovini (CherryBox24 Guandalini), scivolato nelle retrovie nonostante la partenza dalla prima fila. Chiudono il gruppo Gabriele Ruiu (BMax Racing Team), Alex Bernardi (Nuova M2 Racing), Alex Sgroi (Penta Motorsport) e Lorenzo Zanetti, rientrato nella mischia, ma staccato di oltre un minuto. Esordio decisamente da dimenticare per Niccolò Canepa e Yamaha complice il ritiro per una noia meccanica sulla R1 marchiata Keope Motor Team. Entrambi avranno modo di rifarsi domani, alle 15:15, in occasione di Gara 2.
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