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MotoGP, Zarco: "la chiave della vittoria la avrà chi saprà gestire gli ultimi 10 giri"

"Sarà una gara di sopravvivenza, se si arriverà ben messi si potrà pensare al risultato, altrimenti saranno giri lunghissimi". Martin: qualifica sotto le aspettative, qui il pilota farà la differenza"

MotoGP: Zarco:

Johann Zarco, nonostante l'assenza di vittorie in questa stagione, è riuscito a mantenersi costante, tanto da essere al momento quarto in classifica, a tre punti da Bastianini. Il pilota del team Pramac tradizionalmente ha sempre fatto bene sul circuito tedesco, e sebbene la gara di domani si propone come una delle più impegnative, sia mentalmente che fisicamente, il francese sembra avere l'esperienza e le idee ben chiare sul come affrontare il tracciato del Sachsenring.

"E' stata una giornata positiva - ci racconta Zarco - nelle FP4 ho avuto delle difficoltà. Nella giornata di venerdì siamo tornati sui nostri passi ed abbiamo provato alcune variazioni del setup per capire cosa funziona meglio, domani nel warmup prenderemo gli ultimi accorgimenti prima della gara. Per come stanno ora le cose, Pecco e Fabio hanno un passo gara migliore del mio, e credo che anche Aleix sia tra i favoriti. Se riuscirò a rimanere nel gruppo di testa però credo che riuscirò a godermi a gara e fare un buon risultato".

Le condizioni del tracciato non saranno facili. Le temperature saranno alte e con così tante curve a sinistra, anche la gestione della gomma posteriore rappresenterà un problema considerevole. Si può dire che il circuito tedesco sarà uno dei più impegnativi di questa stagione?
"Non so se sarà il più impegnativo, non a livello a di temperature, ma fisicamente è un altro discorso. Credo dipenda molto da quanto uno si troverà a proprio agio durante la gara, quindi è difficile fare previsione in questo momento. Ovviamente la gestione delle gomme sarà fondamentale, ma partire in prima fila è già un grosso vantaggio".

Quale sarà l'aspetto chiave della gara?
"Gli ultimi dieci giri saranno molto impegnativi, per diverse ragioni. Se si arriva a quel punto della gara in ottime condizioni, si può pensare di concludere con un'ottima posizione. In caso contrario, quei dieci giri sembreranno davvero lunghissimi, sarà una gara estenuante".

Ieri si è tenuta un'altra riunione con la safety commission, di cosa avete parlato?
"Abbiamo proseguito la discussione riguardo all'incidente di Nakagami al Montmelò. Noi piloti non consideriamo l'incidente come un incidente di gara, Taka non ha saputo gestire quella situazione, ma il vero problema è stato l'assenza della bandiera rossa. Alla fine del primo giro, i tre piloti caduti erano ancora nella ghiaia, ovviamente non era una situazione facile da gestire ma correndo a 360kmh è comunque una situazione potenzialmente rischiosa, ed era importante discuterne anche per situazioni simili in futuro".

Jorge Martin: il pilota farà la differenza

Leggermente deluso invece il suo compagno di box, che domani in griglia partirà dalla terza fila. Jorge Martin ha infatti segnato l'ottavo miglior tempo in qualifica, a quasi tre decimi di distacco dalla Ducati di Bagnaia, che oggi ha anche spodestato Marquez, precedentemente recordman del tracciato.

"Mi aspettavo qualcosa di più in qualifica - ci spiega Jorge - ma partire dalla terza fila non è un dramma. Chiaramente sarà una gara impegnativa, sia per le temperature che per la gestione delle gomme, sopratutto considerando che dovrò affrontare la gara in attacco per recuperare posizioni. Credo però che qualche chance di finire sul podio ci sia, molto dipenderà anche dal passo dei favoriti, Pecco in primis. Domani lavoreremo proprio su quello nel warmup prima della gara".

Nelle FP3 il dominio delle Ducati sembrava incontrastato, poi sono arrivati Fabio ed Aleix. Come te lo spieghi?
"Questo è un circuito in cui la moto conta fino ad un certo punto. Il nostro punto di forza è sempre stata la potenza ma su questo tracciato contano moltissimo anche la resistenza e le capacità del pilota".

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