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MotoAmerica, Gagne: "tanto di cappello a Petersen e Petrucci che hanno dato spettacolo"

"Laguna non è mai stata la mia pista migliore. Non ho mai avuto segreti su questa pista, quindi devo tutto alla squadra. L'anno scorso la Ducati era davvero molto forte qui. Ci ha quasi battuto. Siamo già a metà dell'anno. Non penso ai punti. Cerco solo di continuare a vincere le gare"

MotoAmerica: Gagne:

Si sta facendo interessante il campionato MotoAmerica. Da quando è arrivato Petrucci le gare sono molte più combattute rispetto all'anno passato quando Jake Gagne ha completamente dominato la serie.

Accade spesso quando nello schieramento di partenza arriva un pilota nuovo e va forte. Si alza l'asticella, ne guadagnano i piloti, il campionato, gli spettatori. Anche se c'è da dire che al momento a guadagnarne di più è proprio Jake Gagne che con 7 vittorie contro le 3 di Petrucci e la singola di Scholtz sta dando lustro alla serie ideata da Wayne Rainey per rilanciare il motociclismo made in USA.

Il sillogismo è semplice: Petrucci è un pilota veloce, Gagne è capace di batterlo, dunque Jake è un pilota di alto livello.
Al di là di qualche incomprensione sulla gestione della sicurezza, MotoAmerica ha avuto tutto da guadagnare nella presenza di Petrux. Del resto l'America non è l'Europa e questo ci fa pensare che, dopotutto, quando Kenny Roberts approdò nel motomondiale in via definitiva, nel 1978, non dovette faticare troppo ad adattarsi agli standard di sicurezza del Continental Circus. Allora decisamente più bassi di oggi.

E' stato dunque un Jake Gagne particolarmente soddisfatto quello che ieri, dopo un lungo inseguimento, è passato in testa al campionato con tre punti di vantaggio.
 
"Ottenere un holeshot rende la vita facile. Queste Yamaha partono davvero bene dalla griglia - ha spiegato Gagne riferendosi alla sua ottima partenza - Soprattutto oggi, mi aspettavo di vedere una ruota anteriore che si avvicinava all'interno. Volevo fare tutto il possibile per spingere il ritmo, cercare di fare qualche giro e vedere a che punto siamo. In un certo senso, sono rimasto un po' sorpreso. Nel warm up abbiamo apportato alcune modifiche. Siamo usciti e abbiamo cercato di non fare follie. La moto era migliore oggi. Abbiamo girato più forte. Oggi per me è stato molto più facile fare quei 24 giri. In un certo senso, la gara di sabato è stata molto più combattuta di quella di oggi. Sono contento di aver fatto questo passo avanti. Anche se vinciamo, stiamo ancora imparando. Dobbiamo ancora andare più veloci perché i ragazzi stanno arrivando. Detto questo, credo che questo sia il motivo per cui sono entusiasta, ovvero che abbiamo fatto dei progressi. Sentiv bene la moto. Mi sono divertito un sacco a girare e a farla scivolare a Laguna. Anche prima di quest'anno, questa non è mai stata la mia pista migliore. Non ho mai avuto segreti su questa pista, quindi devo tutto alla squadra, alla moto che migliora sempre di più e a questi ragazzi che lavorano così duramente. Questa è la pista su cui sono sempre stato un po' nervoso. L'anno scorso la Ducati era davvero molto forte qui. Ci ha quasi battuto. Siamo già a metà dell'anno. Non penso ai punti. Cerco solo di continuare a vincere le gare. A prescindere da tutto, tutti questi ragazzi meritano di essere qui. Tanto di cappello a Cam (Petersen) e Danilo (Petrucci) che hanno dato spettacolo. Ieri ho visto quel cavatappi una volta tornato in albergo. È stato pazzesco. Tanto di cappello a tutti. È bello vedere una grande partecipazione anche qui".

Photo by Brian J. Nelson

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