MotoGP, Acosta: "Bella gara, ma quando hanno cominciato a cadere è stata dura"

Che sia un talento nessuno avevi dubbi, ma sicuramente nella Sprint Race di Jerez Pedro Acosta ha dato prova di avere una marcia in più di molti altri colleghi, dimostrandosi bravo a non cadere nel tranello della pista scivolosa a dispetto della sua giovane età e del suo stato di debuttante in MotoGP.

"Sono andato anch’io sull’umido e ho perso tempo - ha affermato soddisfatto della seconda piazza guadagnata -  E’ stato complicato capire dove mettere le ruote, in ogni caso è stata una bella gara per noi, siamo stati molto veloci nei primi giri che invece di solito patiamo e anche la partenza è stata buona. Quando ti trovi in scia a qualcuno riesci a gestirti più o meno, diciamo che ti comporti di conseguenza perché comunque non sei proprio attaccato. Poi però Alex Marquez e Binder sono caduti, poco dopo è finito in terra pure Bastianini. Quando ho perso il contatto da Marc e Martin è diventato critico. La cosa strana è che alla curva 8 era più bagnato, ma nessuno è scivolato. Forse proprio perché l’acqua era evidente. Anche la 5 si è dimostrata complicata".

A proposito delle anomalie presentate dalla corsa di questo sabato ha sostenuto: "E’ probabile che come pista non sia delle migliori a livello di drenaggio, in più ha piovuto durante la mattinata e le temperature non  sono alte". 

Tornando invece con la mente alle qualifiche chiuse in decima piazza, lo spagnolo ha spiegato: “Nell’ultima curva c’era più acqua all’interno. Sono arrivo forte, ma poi ho pensato di prenderla più tranquillo e ugualmente ho perso il davanti. Praticamente rispetto agli altri giri ho tenuto solo un grado in meno di angolo di piega. Ad ogni modo la voglio prendere bene. Fallire significa crescere e oggi è successo. E’ facile parlare da questa posizione, comunque abbiamo imparato qualcosa”, ha chiosato celebrando i tanti tifosi che lo stanno sostenendo in circuito.