La Suzuki non ha abbandonato l’idea di far correre a Misano la GSX-RR lasciata libera da Joan Mir, convalescente dopo un incidente al Red Bull Ring.
Il regolamento dice che passati 10 giorni, la Casa deve trovare un sostituto e poiché il test rider ufficiale, Sylvain Guintoli, è anche lui con un braccio ingessato e Danilo Petrucci ha declinato l’invito, ad Hamamatsu si sta facendo largo l’idea di far correre uno dei collaudatori giapponesi, anche perché a Misano sarà presente il presidente di Suzuki Motor Toshihiro Suzuki, e non si vuole far gareggiare il team con uno schieramento dimezzato.
Il collaudatore giapponese più accreditato al momento è Takuya Tsuda, che ricordiamo aver corso in Spagna, a Jerez, nel 2017.
Tsuda si qualificò in 23esima ed ultima posizione a quasi un secondo e mezzo da Dani Pedrosa e finì orgogliosamente ultimo nel Gran Premio vinto da Dani. Peraltro Tsuda è ormai 38enne. C’è un altro Tsuda, Kazuma, leggermente più giovane che ha corso nella ultima 8 Ore di Suzuka con una Suzuki ed addirittura ha partecipato con una wild card ad una prova del CIV con una Aprilia.
Forse sarebbe stato più divertente far correre in Italia Axel Bassani, ma la sua totale mancanza di esperienza su una MotoGP non ha fatto sì che l'opzione B di Livio Suppo fosse portata avanti.