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MotoGP, Suzuki smantellata, ma il suo DNA resterà nel paddock: ecco dove

Da quando è stato annunciato il ritiro dalla MotoGP, c'è stata la necessità di ricollocare nel paddock tutta la squadra oltre ai due piloti Mir e Rins. Quasi tutti hanno trovato una soluzione, altri hanno cambiato strada

MotoGP: Suzuki smantellata, ma il suo DNA resterà nel paddock: ecco dove

Quando Livio Suppo ha preso in mano la gestione del Team Suzuki in MotoGP si aspettava di poter portare avanti un progetto a lungo termine. Ma il consiglio di amministrazione della Casa giapponese ha deciso di prendere una strada diversa ed inaspettata, ponendo fine all'avventura di Suzuki nella top class al termine del 2022, annunciando questa decisione ai membri della squadra solo ad inizio maggio. 

In MotoGP i colloqui per organizzare le squadre iniziano con largo anticipo non solo per i piloti, ma anche per tutte quelle figure professionali che di fatto vanno a formare la struttura delle squadre, dai meccanici nei box, ai responsabili della logistica, passando per i pr, i responsabili dell'hospitality e tutta una serie di professionisti che rappresentano la spina dorsale di ogni team in ogni categoria, dalla Moto3 alla MotoGP. La notizia del ritiro Suzuki ha dunque messo in grande difficoltà parecchi ragazzi che confidavano di avere una collocazione certa anche per il futuro, soprattutto considerando che nessuno pareva mettere in dubbio l'impegno della Casa giapponese, che a novembre aveva firmato un contratto di 5 anni con Dorna. 

Ma le cose sono andate così e si è dunque materializzata la necessità di trovare una collocazione ad ognuno dei membri di una delle squadre più amate del paddock. In tantissimi hanno infatti costantemente elogiato l'organizzazione del team, con base in Italia, che negli anni si era affermata per competenza, professionalità ed anche per una sana dose di simpatia, caratteristica più che gradita a chi frequenta il paddock costantemente. Da quando ha incassato la notizia del ritiro, uno dei principali compiti di Livio Suppo è stato quello di aiutare tutti i ragazzi della squadra a trovare una sistemazione. Tutti tranne due, visto che Honda ha messo subito gli occhi su Alex Rins e Joan Mir portandoli rispettivamente in LCR e Team HRC. 

Entrambi i piloti hanno anche tentato di portare alcuni uomini conosciuti in Suzuki nelle rispettive squadre future, ma nessuno dei due è riuscito a scalfire lo schema Honda. Manu Cazeaux, capotecnico di Rins, ha avuto vita facile perché a volerlo di nuovo al suo fianco è stato Maverick Vinales, che proprio con Cazeaux aveva debuttato in MotoGP in Suzuki. Assieme a Manu, arriveranno anche tre meccanici, cambiando dunque non poco l'assetto del box di Vinales. Frankie Carchedi invece, dopo essere stato al fianco di Joan Mir nei suoi anni in sella alla GSX-RR, ha sposato la causa Gresini e sarà nel box di Fabio Di Giannantonio, portando anche in dote altri quattro ingegneri nella struttura italiana. 

La maggior parte dei giapponesi impegnati nel progetto MotoGP Suzuki, torneranno alla 'base', andando a ricoprire ruoli diversi, visto che l'impegno in generale di Suzuki nel racing è di fatto crollato. Senza SBK, senza un impegno ufficiale in Endurance, non c'era spazio per ricollocare gli ingegneri giapponesi in un reparto corse che in pratica sembra evaporato. Shinichi Sahara, figura portante del progetto, si dedicherà alla divisione dei motori marini di Suzuki, tanto per far comprendere di cosa stiao parlando. 

Livio Suppo aveva un contratto con Suzuki che ovviamente andava oltre il 31 dicembre e resterà per ora in carica per gestire tutto lo smantellamento delle strutture presenti a Cambiago, dove aveva sede la squadra. Al suo fianco resta per ora anche Roberto Brivio, che resterà proprio per supervisionare assieme a Suppo la liquidazione di tutte le attrezzature della squadra che era stata messa assieme da suo fratello Davide. 

 

Molte informazioni raccolte in questo pezzo sono state pubblicate dai colleghi di Motorsport.it, come questo schema molto interessante che restituisce una fotografia immediata della situazione attuale. 

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