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Quest’anno le MotoGP dovrebbero avere una nuova centralina elettronica, ma il condizionale è d’obbligo. Magnete Marelli, il fornitore unico per la classe regina, ha infatti aggiornato la sua ECU ma si è scontrata con un problema, cioè la difficoltà di reperire semiconduttori sufficienti per produrre unità sufficienti per tutte le squadre.
Nei test di Sepang solo ai team ufficiali è stato fornito il nuovo materiale, mentre le squadre satellite hanno continuato a usare la centralina 2022. A meno di un mese dalla partenza del campionato, ci sarebbe il rischio concreto di non riuscire ad avere ECU sufficienti per tutti.
Al momento, secondo quanto è venuto a sapere GPOne, la MSMA (l’associazione dei costruttori) sta decidendo come fare in vista dell’inizio della nuova stagione. Le alternative sono due: o usare tutti la vecchia centralina finché non saranno pronte quelle nuove, oppure permettere ai soli team ufficiali di usare l’aggiornamento.
In cosa consiste? Motorsport cita una fonte anonima di un team satellite Ducati: “la nuova centralina non è radicalmente diversa, ma un’evoluzione più potente. Al momento non è sviluppata e non si apprezza alcun vantaggio rispetto alla vecchia, ha solo più memoria e un processore più veloce”. Anche un suo collega della Honda è sulla stessa linea: “per i piloti non cambia nulla”. In Aprilia, invece, sembrano preferire la vecchia: “la nuova ha dato un po’ di problemi, non è ancora sviluppata”.
Bisogna specificare che stiamo parlando di un diverso hardware, perché il software rimarrà identico per tutti, team ufficiale e satelliti. Un ‘cervello’ più veloce a elaborare i dati potrebbe però dare un vantaggio e di qui le discussioni in corso per capire come risolvere il problema.
