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MotoGP, Bagnaia-Marquez-Quartararo: ecco cosa ci hanno detto i test di Portimao

L’ANALISI – Pecco si è rivelato un martello, ma Fabio e la Yamaha hanno mandato un segnale non da poco alla Rossa, rivelandosi più vicini di quanto si pensi. Marc rincorre, tagliarlo fuori sarebbe un grosso errore

MotoGP: Bagnaia-Marquez-Quartararo: ecco cosa ci hanno detto i test di Portimao

La verità la scopriremo tra poco più di una settimana, quando a Portimao andrà in scena il primo appuntamento stagionale del Motomondiale. Solo allora capiremo quello che è il reale potenziale dei nostri protagonisti.

Sta di fatto che dopo l’ultimo test, Pecco Bagnaia e la Ducati hanno mandato un segnale non da poco alla concorrenza, a tal punto da aver siglato il nuovo record della pista in 1’37”968 e mostrato una prestazione di spessore nelle due simulazioni gare da lui svolte.

Cerchiamo quindi di capire cosa ha fatto il campione del mondo, così come Fabio Quartararo e Marc Marquez.

Partiamo da Pecco, autore di due simulazioni gara: la prima con gomma soft, la seconda con gomma media. Nella prima uscita con pneumatico morbido, il piemontese ha dimostrato da subito grande smalto arrivando addirittura sull’1’38”1. Come da lui stesso sottolineato però, la morbida non gli ha dato quella costanza sperata a tal punto che i suoi crono si sono poi alzati, attestandosi tra l’1’38” alto e l’1’39” basso per poi arrivare sull’1’39”5 nel finale. Il numero 1 non ha quindi potuto spingere come voleva.

Più regolarità si è certamente vista con la gomma media, dove l’alfiere Ducati ha martellato sull’1’39” basso per poi chiudere sull’1’39”197 nel corso dell’ultima tornata. Facendo una rapida analisi, con la soft Bagnaia ha girato sull’1’39”094, con la media invece sull’1’39”450.

Spostiamoci ora ad analizzare la simulazione gara di Fabio Quartararo, che nel corso dell’ultima giornata è riuscito a trovare quella svolta da lui sperata in sella alla M1. Una simulazione gara certamente incoraggiante quella del vicecampione del mondo, che in sella alla Yamaha ha mostrato un passo molto vicino a quello di Pecco.

Sarà anche vero, come lui stesso ha ammesso, che nei primi giri si è rivelato conservativo, ma il suo ritmo è stato costantemente sull’1’39”basso con addirittura due giri sotto il muro dell’1’39” tra cui l’ultimo in 1’38”824. Interessante notare che le prestazioni di Bagnaia e Quartararo sono inversamente proporzionali con Pecco veloce all’inizio per poi calare mentre Fabio in crescendo sul finale.

Al termine del suo run, la prestazione media del portacolori Yamaha è di 1’39”190 e questo non può che far sorridere il francese in vista del primo weekend di gara, dove l’obiettivo sarà certamente quello di confermarsi.

E infine veniamo a Marc Marquez, che durante l’inverno ha lavorato come nessun altro per migliorare la sua Honda con l’intento di avvicinarla alla Ducati. Alla domenica pomeriggio anche lo spagnolo ha fatto la sua simulazione gara, realizzando 11 giri.

Il primo dato che emerge è che l’otto volte iridato non è mai riuscito a scendere in una sola occasione sotto il muro dell’1’39” a differenza di quanto fatto da Bagnaia e Quartararo. C’è però da dire che il ritmo mostrato sul passo da Marc non è così malvagio, anche se a tratti altalenante. Nelle prime tornate ha infatti girato sull’1’39”2 - 1’39”3 per poi alzarsi e infine tornare agli standard di partenza sull’1’39”3.

Quanto emerge è una prestazione media di 1’39”419, ovvero tre decimi più lenta rispetto a quella di Pecco. Al termine dei test Marc ha detto: “siamo tra il quinto e decimo posto”. Sinceramente non sappiamo se questa parole pronunciate dal 93 corrispondano o meno alla verità. Molto probabilmente in questo momento è chiamato a rincorrere, ma siamo convinti che in gara un pilota del suo calibro possa tirare fuori quel decimo che gli serve.

Tra meno di due settimane scopriremo finalmente la verità.

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