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Decidere di lasciare la MotoGP non è stata una scelta semplice per Valentino Rossi, che una volta lasciati i panni del motociclista ha abbracciato la sfida delle quattro ruote, gareggiando nel GT World Challenge Europe. Una decisione di cui il pilota di Tavullia ha discusso nell’ultima puntata di “Passa dal BSMT” (la potete vedere qui sopra), in cui ha rivelato a Gianluca Gazzoli quando ha capito che era arrivato il momento di dire basta.
“Negli ultimi anni in cui stavo facendo più fatica, ne parlavo anche con Carlo, il mio preparatore, e dicevamo: ‘devi correre fino a quando non ce la fai proprio più, così dopo non hai nessun rimpianto’. Invece ci sono stati un sacco di piloti che hanno smesso troppo presto, ma poi non sono riusciti a stare lontani, sono tornati e hanno fatto un po’ casino” ha detto Vale, spiegando perché è rimasto in MotoGP fino a 42 anni suonati.
Quando la tua vita ruota tutta intorno alle moto è difficile capire quando dire basta, ma c’è stato un momento nella sua carriera in cui a Valentino è stato tutto improvvisamente chiaro.
“Ho deciso di smettere dopo Assen, perché c’era la pausa. Io volevo correre ancora, ma mi sono detto: ‘Vediamo se sono ancora competitivo, perché non posso venire qui a fare 12°’. Assen era una gara molto importante, perché è una delle mie piste preferite. Uno dei tracciati dove ho vinto dieci volte, quindi Assen è stata sempre un po’ casa mia”, ha raccontato il pesarese.
“Prima di partire sono andato a pranzo con Francesca e mi fa ‘non mi va il caffè. Strano perché a me è sempre piaciuto il caffè. Magari faccio un test nei prossimi giorni’. Io le ho detto ‘va bene’ e sono partito per Assen, poi quando ero lì non ho pensato al suo test. Però ad Assen sono andato forte. Nelle prove non ero male, ma poi in gara sono partito male e mi sono steso. Stavo lottando con Bastianini, tipo e ho fatto un bel botto. Ho distrutto la moto e quando sei lì nella ghiaia dici: ‘Se ho bisogno di qualche segnale per decidere se smettere o meno è questo’. Immaginatevi lo stato d’animo, perché vuol dire smettere di fare una vita che ti piace e che hai fatto per 25 anni - ha aggiunto Rossi - Quando siamo arrivati ho detto a Francesca di venire giù a Cattolica, che saremmo andati a cena, ma lei mi ha detto: ‘No, no, vieni su te’. Mi ha stranito questa cosa, perché di solito veniva giù lei. Poi ho pensato: ‘Mi sa che mi deve dire qualcosa’. E dopo, infatti... È successo tutto insieme, ho scoperto di diventare padre forse il giorno in cui ho deciso di smettere di correre”.
