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SBK, Il test MotoGP, lo sviluppo sulla R1 e… soldi: ecco perché Toprak non ha rinnovato con Yamaha

L’ANALISI - Per il test di Jerez Toprak aveva fatto una precisa richiesta a Yamaha, ma la Casa non è andata incontro alle sue necessità. Oltre a ciò, il turco si aspettava un ulteriore step di sviluppo sulla R1 per contrastare Bautista e la Ducati, che però non è arrivato

SBK: Il test MotoGP, lo sviluppo sulla R1 e… soldi: ecco perché Toprak non ha rinnovato con Yamaha

È finita qua! Dopo quattro anni Toprak Razgatlioglu e la Yamaha si saluteranno al termine di questa stagione. Stamani è infatti arrivato il comunicato dove si legge che il turco ha deciso di non rinnovare per il prossimo anno con la Casa dei Tre Diapason.

Una notizia che cambierà non poco gli equilibri del mercato SBK, considerando che l’ex campione del mondo è uno dei pezzi pregiati. A tal proposito, cerchiamo però di capire quelle che sono le ragioni che hanno portato il turco a questa scelta di salutare la Casa di Iwata.

A nostro avviso ci sono tre aspetti che hanno sicuramente influenzato Razgatlioglu nel troncare l’avventura in blu.

- Test MotoGP: come ben sappiamo, in occasione del lunedì di Pasqua, Toprak era tornato nuovamente in sella alla M1, dopo quella prima presa di contatto ad Aragon. Lo aveva fatto a Jerez e per quell’occasione aveva chiesto una seduta differente rispetto a quella del Motorland. Yamaha, dal canto suo, non è però andata incontro alla sua richiesta e come Kenan stesso ci ha fatto capire nell’intervista che ci rilasciò ad Assen, quel test sembrava essere semplicemente un test d’ufficio.

Detto in poche parole: dopo quella due giorni, Toprak aveva avuto come l’impressione che Yamaha non credesse più di tanto in lui per la MotoGP e che, quel test fatto in Andalusia, avesse come scopo quello di rispettare semplicemente una nota da contratto.

- Sviluppo R1: come più volte dichiarato dal pilota stesso nel corso della passata stagione, per il 2024 Toprak voleva una Yamaha in grado di lottare alla pari con la Ducati di Bautista, senza essere sverniciato continuamente in rettilineo dalla Rossa. Detta in parole povere: il turco voleva una moto più potente in termini di motore oppure una nuova R1.

Nel corso dell’inverno Yamaha ha lavorato alacremente su quanto aveva a disposizione, portando in pista un nuovo forcellone e alcuni aggiornamenti di elettronica. In questo caso, ovviamente, non puntiamo il dito contro i ragazzi che lavorano a Gerno di Lesmo, i quali hanno fatto tutto l’indispensabile per mettere il turco nella migliore posizione e a cui non possiamo che fare un plauso. Semmai bisogna capire quali siano ad oggi le intenzioni della Casa di Iwata nel considerare la Superbike, tenendo conto ovviamente che è il mercato delle due ruote a dettare legge. Sarà anche vero che Yamaha è la moto più scelta nel paddock, così come la più completa guardando i risultati del Mondiale SBK, ma probabilmente Toprak si aspettava di più.

Per un campione come lui, siamo infatti dell’idea che sia altamente frustrante partire per Barcellona con la consapevolezza di non avere alcuna arma da giocarsi contro Bautista e la Ducati, sapendo che nella migliore delle ipotesi il massimo risultato a cui ambire possa essere un secondo posto.

- Ingaggio: tra ingaggio e sponsor Toprak è un pilota che fino a quest’anno arrivava guadagnare su 1 milione e 200 mila – 1 milione e 300 mila euro. Dal lato economico Yamaha ha ovviamente cercato di aumentare la proposta andando a compensare con un maggiore sostegno tecnico per il 2024. Molto probabilmente l’offerta economica della Casa dei Tre Diapason era inferiore a quella fatta pervenire a Kenan da qualche altra Casa.

Queste potrebbero essere alcune delle motivazioni che hanno portato Toprak a dire addio alla Yamaha.

     

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