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Rebecca Busi alla Dakar: "Spero di essere uno sprone per le ragazze"

La figlia d'arte, reduce da un buon piazzamento nel Mondiale Rally Raid. sarà alla guida di una Maverick Can Am X3 XRS RR. Alla sua terza partecipazione sarà sponsorizzata da OnlyFans.

Dakar: Rebecca Busi alla Dakar:

Rebecca Busi si prepara a prendere parte alla sua terza Dakar in carriera e lo farà con l’onere/onore di essere l’unica italiana al via. La gara, in scena dal 5 al 19 gennaio tra le dune e la sabbia dell’Arabia Saudita, vedrà dunque anche la 27enne ai nastri di partenza dopo aver già scritto la storia nel 2022 quale più giovane partecipante tricolore nella storia della manifestazione.

Trascinata dalla passione per i motori trasmessale del padre e dello zio, il primo rallista di moto e il secondo di auto, ha dapprima cominciato come navigatrice e quindi è passata al volante.

Quarta nel campionato mondiale di rally raid 2023, per prepararsi al meglio alla complicata prova che la attenderà a breve, si è recata per due settimane nel deserto dell’Atacama, in Cile, dove alla guida della sua Maverick Can Am X3 XRS RR, ha potuto esercitarsi su un terreno piuttosto simile a quello che troverà nella maratona da Yanbu a Shaybah.

Per due settimane la giovane laureata in Economia dovrà guidare sette/otto ore al giorno. E per cercare di fortificarsi sotto il profilo mentale per affrontare un impegno del genere si è affidata ad un mental coach.
Ad accompagnarla e a dettarle le note sarà Sergio Lafuente, già alla sua destra nel Rally del Marocco e al via di 15 edizioni della corsa. Non mancherà neppure suo padre, attivo sulla macchina dell’assistenza.

Sfoggiato nell’anno del suo debutto un casco arcobaleno, citazione di quello indossato nel 2021 dal campione di F1 Lewis Hamilton nel contesto del GP di Jeddah, la driver bolognese ha tenuto a sottolineare l’importanza della propria presenza in un Paese che soltanto nel 2018, dopo uno stop durato 28 anni, ha ridato l’opportunità alle ragazze di mettersi alla conduzione dei veicoli.

 “Credo ci siano nazioni più brave a valorizzare la presenza delle donne in contesti del genere, come Spagna o Sud America, dove le pilota sono delle vere e proprie star mediatiche – la sua riflessione – Detto ciò, io non punto a questo. Il mio unico desiderio è correre. Sono tuttavia certa che, se la mia storia fosse conosciuta, magari qualche ragazzina che vorrebbe iniziare a gareggiare, ma  pensa di non potercela fare, si sentirebbe meno sola. Ecco, se riuscissi a dare speranza anche a una sola persona ne sarei felice”.

L’appoggio economico arriverà curiosamente da Onlyfans,  da qualche tempo  dotata di uno spazio ad hoc per atleti e sportivi. Sulla piattaforma, nota per essere la nuova patria dei contenuti per adulti, Busi terrà una sorta di diario di bordo per i suoi 17mila followers, che si vanno ad unire ai 130mila su Instagram.  
 

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