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Ezpeleta: "Vorrei eliminare gli abbassatori dalle MotoGP"

Il CEO di Dorna: "Le Sprint? Se fossi un Costruttore, prenderei piloti di riserva forti, come ha fatto KTM. Marquez sarà un contendente al titolo, anche Rossi ha battuto piloti più giovani come Stoner, Pedrosa e Lorenzo"

MotoGP: Ezpeleta:

Carmelo Ezpeleta continua a dirigere la MotoGP in questo periodo che di certo può definirsi frizzante per la top class del mondiale. Dalle moto che sono sempre più influenzate dall'aerodinamica al format di gara che è stato cambiato nel 2023 con l'avvento delle Sprint Race, senza dimenticare ovviamente il passaggio di Marc Marquez alla Ducati di Gresini dopo la sua lunghissima permanenza in Honda. Ci sono insomma tantissimi elementi che rendono il mondiale 2024 potenzialmente uno dei più belli degli ultimi anni ed Ezpeleta ha offerto il proprio punto di vista ai colleghi di MARCA, in una intervista in cui ha trattato moltissimi aspetti. 

Eccone un estratto, potete vedere il video completo QUI. 

Le sue prime parole sono per Marquez, che vuole tornare grande in MotoGP sfidando piloti più giovani di lui. Qualcosa che ricorda molto Rossi ad Ezpeleta. 
"Marc è uno sfidante per il titolo, è uno dei migliori piloti della storia della MotoGP. Per alcuni anni non è stato in grado di lottare alla pari ed è stato ovviamente un peccato. Valentino quando era al top doveva battere tanti piloti più giovani di lui, da Stoner a Pedrosa e Lorenzo. Tra l’altro si sono tutti ritirati prima di lui. Ma Valentino non ha avuto la sfortuna di avere un infortunio grave come quello di Marc e questo conta parecchio. Nei due mondiali in cui Marc è stato quasi fuori gioco, il 2022 e il 2023, si sono tutti decisi all’ultima gara. Penso che anche quest’anno sarà un mondiale bellissimo".

Le moto cambieranno, ma è ancora presto per sapere come. 
"E’ possibile che sia ridotta la cilindrata delle MotoGP. Noi ogni 5 anni parliamo con i Costruttori, non si tratta di negoziare con loro, ma di ascoltare le loro opinioni e di solito sono tutte abbastanza allineate. Quando poi alcuni di loro sono davvero in disaccordo su qualcosa, cerchiamo noi di avanzare delle proposte per mediare tra tutti. Nel 2024 di certo parleremo a lungo dei nuovi regolamenti. Ducati non era d’accordo con certe decisioni, ma ha capito che erano tutte per il bene del mondiale".

Gli abbassatori spariranno?
"Se non eliminati... vorremmo che fossero eliminati. Vedremo cosa succede, ma si ridurranno molto, sì".

Ezpeleta spiega anche nel dettaglio la scelta di non concedere a KTM le due moto per Ajo. 
"Noi non volevamo aumentare le moto in pista ed abbiamo detto a KTM che la strada per schierare altre due moto era quello di raggiungere un accordo con qualche squadra che già corre in pista. Fino al 2027 non aumenteremo il numero di moto in pista. Se arriva un nuovo Costruttore interessato ne parleremo, ma al momento non ne abbiamo".

Il CEO Dorna parla poi delle Sprint Race, un grande successo per l'organizzatore. 
"Le gare al sabato sono state capaci di raddoppiare nella maggior parte dei casi i tifosi in pista anche in quella giornata. A Valencia ad esempio, abbiamo avuto il 55% di pubblico in pista in più al sabato e lo stesso anche in TV. Sono gare corte, bellissime da vedere che piacciono a tutti. Al momento non stiamo discutendo alcuna modifica al regolamento sportivo. Ovviamente fare più gare significa anche avere maggiore rischio di infortunio. Però ci serviva trovare altre forme di intrattenimento per il pubblico e sono sicuro che i piloti si abitueranno presto anche a questo format. Se io fossi un Costruttore, penserei senz’altro a dei piloti di riserva validi. L’unica che secondo me ha fatto un bel lavoro da questo punto di vista è KTM, che ha Pedrosa e Pol Espargaró".

All'orizzonte c'è la possibilità che i piloti si riuniscano in un sindacato, ipotesi che non preoccupa Ezpeleta. 
"Mi sembra un bene, non ho problemi. Quello che ho capito è che vogliono nominare una persona che, quando hanno qualcosa da dire in generale, lo dica a nome di tutti. Loro, durante il fine settimana, corrono qua e là , quindi qualcuno viene e ci dice: 'Ehi, pensiamo di fare questo o pensiamo quest'altro'. Ma credo che non esista sport che abbia un rapporto con gli atleti come il nostro. Non c'è altro sport che, nel bel mezzo degli eventi, incontra tutti i piloti che vogliono dirci cosa ne pensano. All’inizio si trattava di sicurezza, ora di molte cose".

Ultime parole per la possibilità che anche quest'anno il mondiale sia un affare tutto Ducati. 
"Certo, sarebbe bello avere più Costruttori a giocarsi il titolo fino alla fine. Nel 2022 c’era Quartararo con Yamaha, mentre nel 2023 è stato Martìn fino alla fine a contendere il titolo a Bagnaia. Per me la cosa importante è il successo di pubblico, il metro per misurare il successo di uno sport. Penso che siamo sulla strada giusta".

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