BMW spinge sull'aerodinamica: brevetto per le ali mobili sulle sportive

Per i puristi delle forme pulite e sinuose delle moto dovranno presto rassegnarsi. La ricerca aerodinamica applicata alle moto continua infatti a cambiare le regiole del gioco in MotoGP, con dei riflessi evidenti anche sulle sportive in vendita regolarmente nei concessionari. Fino ad ora però si trattava di appendici fisse, tese ad aumentare il carico verticale sull'anteriore della moto per evitare impennamenti e stabilizzare il mezzo in staccata. Alcune applicazioni sono andate oltre questo concetto, come sulla Moto Guzzi V100 Mandello, ma in quel caso le ali mobili sono pensate per aumentare il comfort di marcia ad alta velocità e non hanno fini prestazionali. 

Il brevetto presentato da BMW suggerisce invece una applicazione completamente diversa. Una novità che non sarà mai applicabile in MotoGP, dove secondo regolamente le appendici mobili sono severamente vietate. Ma in SBK le cose cambiano, perché in quel caso il regolamento è più permissivo ed è possibile applicare ali mobili sulla moto di serie e poi su quella da gara, a patto che le stesse ali si comportino sulla moto in configurazione racing come sull'omologa stradale. 

Nelle immagini che aprono questo pezzo si vedono le caratteristiche del brevetto presentato da BMW, che è pensato per 'seguire' l'inclinazione della moto in curva ed aumentare la spinta verticale in ogni condizione di piega al fine di aumentare aderenza. Nelle immagini del brevetto, si distingue chiaramente la silhouette di una M1000 RR, ma una soluzione del genere può essere applicata anche a mezzi completamente diversi ovviamente. 

Ci vorrà del tempo prima di osservare l'applicazione del brevetto sulle moto in vendita, ma di certo la corsa verso un'aerodinamica sempre più esasperata è iniziata da tempo e dobbiamo aspettarci cambiamenti drastici nelle forme e nei contenuti delle nostre amate due ruote nei prossimi anni.