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MotoGP, Pedro Acosta: “Alla prima curva mi sono detto: cosa faccio?”

“Nella Sprint l’unica cosa che devi fare è mettere le palle sulla moto e guidare. Sono davvero felice perché per me era tutto un interrogativo. I piloti Ducati fanno linee completamente diverse rispetto a noi KTM, così come in fase di accelerazione”  

MotoGP: Pedro Acosta: “Alla prima curva mi sono detto: cosa faccio?”

Una debutto da incorniciare quello di Pedro Acosta in MotoGP. Alla sua prima gara in top class, lo spagnolo della KTM conquista l’ottavo posto, arrivando a meno di quattro secondi da Jorge Martin, vincitore della Sprint.

Il rookie può quindi spazzare via gli interrogativi che lo accompagnavano in vista di questo primo appuntamento stagionale a Losail.

“Direi che non è andata male, anzi sono davvero molto felice – ha detto – questa sprint era un punto interrogativo perché era tutto nuovo per me.  Alla prima curva ho guardato gli altri e mi sono detto: cosa faccio ora? Alla fine però è andata e penso che il bilancio sia positivo anche perché questo sabato è stata una giornata bella stressante tra prove, qualifiche e sprint”.  

Pedro entra poi nel merito della Sprint
“Ero dietro ad Alex Marquez e avvertivo delle turbolenze in scia, non riuscendo a capire cosa fosse. Devo però dire che in frenata la moto si comportava bene e Vinales è stato il primo pilota che sono riuscito a sorpassare. Ovviamente c’è tanto lavoro da fare tra cui focalizzarci sull’aerodinamica”.

A proposito di avversari, Acosta parla poi della Ducati.
“Alex era abbastanza distante da me in gara, ma per quanto visto le Ducati fanno linee completamente diverse rispetto a noi, così come in fase di accelerazione. Noi però dobbiamo rimanere concentrati sulla nostra moto. Oggi Binder ha fatto secondo e quando in gara ho visto una moto arancione là davanti mi sono detto che sarei dovuto essere più vicino (sorride). Alla fine però non sono arrivato lontano anche se il gap è comunque importante”.

L’ultima considerazione è sulle aspettative.
“Non possiamo crearci aspettative. Nella Sprint l’unica cosa che devi fare è mettere le palle sulla moto e guidare mentre nella gara classica c’è la gestione, la benzina e tutto il resto. Domani ci aspettano infatti 22 giri tosti, in cui dovremo comunque essere lì e cercare di dare il massimo. Per me questo è un mondo nuovo, considerando che qua abbiamo fatto i test mentre Portimao sarà nuovamente un nuovo interrogativo. Come ho detto però dobbiamo però essere entusiasti”.

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