Ha lasciato sfogare la concorrenza, probabilmente consapevole che quando sarà necessario saprà dare la zampata vincente. Dopo aver segnato il miglior crono nelle libere 1 dell'Arabia Saudita, Max Verstappen ha chiuso il turno serale in terza piazza dietro all'Aston Martin di Alonso e alla Mercedes di Russell.
“Penso sia stata una buona giornata - ha dichiarato dal paddock di Jeddah - Abbiamo lavorato su long run e giri secchi. Ovviamente ci sono alcune cose da migliorare in velocità, ma penso che gli altri abbiano usato più potenza, come già fatto in Bahrain. Questa è una cosa da tenere in considerazione. In generale quando ci siamo concentrati sulla distanza il feeling è stato positivo e ne sono felice”. Facendo poi una previsione della qualifica di domani ha aggiunto: "Sono fiducio e convinto che saremo di nuovo tutti molto vicini. In prospettiva corsa siamo comunque più forti".
Quarta forza del giovedì arabo la Ferrari guarda avanti con altrettanto ottimismo."Nel complesso è andata secondo le attese - il commento del team principal Frederic Vasseur riportate dal sito Motorsport.com - E' possibile che per la caccia al tempo i team abbiano adottato carichi diversi di benzina. Globalmente però ci siamo ben comportanti. Nelle simulazioni di GP siamo stati ugualmente costanti e la prestazione non è mancata. Un plauso a Sainz per come si è comportato nonostante non stesse bene".
E proprio Carlos, settimo al termine delle libere 2, ha spiegato le difficoltà legate alla gastrite che lo sta affliggendo. "Vengo da 24 ore piuttosto dure - ha ammesso lo spagnolo - Oggi solamente cercato di apprendere il più possibile dalla macchina, senza spingere troppo non essendo ancora in forma. Comunque sono riuscito a completate lo stesso il programma. Mi auguro di riprendermi per domani, anche se non credo potrò essere al 100%. Questo è un circuito che comporta un certo sforzo fisico ed è impegnativo per il pilota, quanto per il mezzo meccanico. Devo dire che mi risulta difficile leggere i tempi sul giro fatti e i long run non sono stati ideali", ha concluso la sua analisi.