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MotoGP, Martin: “Ero al limite, se non fossi partito in pole non avrei vinto la Sprint”

“Ho fatto molta fatica, perché non riuscivo a guidare perfettamente per via delle vibrazioni al posteriore e ho rischiato di cadere in diverse curve. Non mi sento pronto per il Gran Premio”

MotoGP: Martin: “Ero al limite, se non fossi partito in pole non avrei vinto la Sprint”

Pole position con record del tracciato e vittoria della prima gara Sprint dell’anno: non poteva sperare in un sabato migliore Jorge Martin, assoluto dominatore di questo avvio di stagione. Dopo aver visto sfumare il sogno di diventare Campione del Mondo nel 2023, lo spagnolo del team Pramac non ha mai nascosto di ambire al titolo in questo campionato e lo ha ribadito con forza agguantando il successo nella gara breve, dopo aver tenuto a bada Brad Binder per tutti e 11 i giri della contesa.

“Quella di oggi è stata sicuramente una gran giornata. Ho iniziato siglando il record della pista con un gran giro in qualifica e poi ho vinto la Sprint. È sicuramente un gran modo per iniziare l’anno e spero di riuscire a mantenere la leadership della classifica per più di 24 ore, come è successo in Indonesia - ha commentato ridendo Martinator - In ogni caso è solo l’inizio della stagione quindi non è una cosa che mi preoccupa più di tanto. Spero che riusciremo a migliorare, perché mi sembra che Brad e Aleix abbiano un passo leggermente migliore in questo momento. Vedremo se riuscirò a tenerli dietro anche domani”.

Non solo le KTM e le Aprilia sembrano aver fatto un passo avanti rispetto alla passata stagione, ma il madrileno si è trovato a fare i conti con problemi di chattering per tutta la Sprint, che gli hanno impedito di fare la differenza sui suoi inseguitori.

“Sono stato veloce, ma avevo delle vibrazioni al posteriore. Ho fatto molta fatica e ho rischiato di cadere in diverse curve. Oggi ce l’ho fatta, ma domani sarà impossibile in queste condizioni. Mi sento fiducioso e veloce, ma abbiamo questo problema che dobbiamo cercare di risolvere” aveva detto già nel parco chiuso Jorge, che è poi entrato più nel merito del problema sofferto in gara:Ho cominciato ad avere problemi subito a inizio gara. Non voglio parlarne molto perché non so se posso farlo, in ogni caso non potevo guidare perfettamente perché mi sentivo un po’ troppo al limite. È un problema che dobbiamo risolvere e stiamo vedendo come fare. Se dipende dalla GP24? Penso di sì, perché non l’avevo l’anno scorso. È nuovo come la moto”. 

Martin farà di tutto per cercare di ottenere un altro successo, ma non nasconde che già affermarsi nella gara corta non è stata una missione semplice.

Penso che non sarei riuscito a vincere se non fossi partito dalla pole o se Binder mi avesse superato alla prima curva. Per questo ho cercato di mantenere la posizione su Brad. Mi ha sorpreso il fatto di essere riuscito a rifilargli mezzo secondo e di averlo mantenuto fino alla fine perché credevo che mi avrebbero ripreso, invece non è successo”, ha ammesso il ducatista, che commentando le prestazioni di KTM e Aprilia ha poi aggiunto: “Qui sono più vicine, vedremo come andrà su altri circuiti. Abbiamo girato molto su questa pista e raccolto tanti dati, quindi penso che su altri tracciati saremo messi un pochino meglio perché abbiamo già un pacchetto che funziona, mentre loro a volte faticano. Ma domani saranno sicuramente difficili da battere”.

Mentre le vibrazioni hanno dato del filo da torcere al madrileno, il degrado della gomma posteriore non sembra rappresentare un particolare problema in vista del GP.

“Non ho avuto un grosso calo al posteriore. Ho avvertito un leggero calo dopo due giri e poi è stato costante per tutto il tempo, per questo il degrado degli pneumatici non è un aspetto che mi preoccupa. Il mio problema è un altro” ha sottolineato Jorge, che è già al lavoro con il team Pramac per cercare di risolvere i problemi di chattering: “Abbiamo qualche idea per domani ma siamo un po’ stretti con i tempi, avendo solo il Warm-Up e poi la gara. Sono preoccupato per il GP perché non sono comodo e a volte ho le stesse sensazioni negative che avevo nei test. Non sono preparato per la gara di domani. Sarà un Gran Premio duro, anche perché penso che i problemi peggioreranno con 22 giri”. 

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