Tu sei qui

SBK, Bautista: “Il feeling conta più del passo, finalmente guido come volevo”

“In altre stagioni avevo più margine, ma sono contento perché quelle di oggi sono state le migliori sensazioni che ho avuto con questa moto da inizio anno”, Bulega: “Sono veloce, ma non mi sento ancora al livello di Alvaro”

SBK: Bautista: “Il feeling conta più del passo, finalmente guido come volevo”

La seconda giornata di test a Barcellona, e le FP1 di questa mattina, avevano lasciato alcuni dubbi sul livello di competitività di Alvaro Bautista, apparso meno incisivo di quanto ci si sarebbe aspettati. Incognite che sono state spazzate via quasi del tutto dal secondo posto messo a segno nel turno di prove, che ci ha restituito un Bautista sorridente e soddisfatto del feeling con la sua Ducati V4.

“È stata una giornata molto positiva. Al mattino avevo un feeling di merda con la moto, non potevo guidare come volevo, un po’ come era successo nei test, ma forse è stato perché al mattino la pista era abbastanza sporca e con poca aderenza” ha raccontato il pilota spagnolo, tracciando il bilancio del suo venerdì e dei passi avanti compiuti nel pomeriggio. “Ho fatto fatica, ma anche nei test e in Australia, dove il tracciato era diverso, avevo sempre le stesse sensazioni con la moto e non potevo guidarla come facevo nelle ultime due stagioni. Non so perché, dato che la moto è praticamente la stessa, è solo un po’ più pesante, ma per me la ragione non è il peso. Abbiamo modificato l’assetto e la cosa curiosa è che ci siamo avvicinati di più al set-up che avevamo nel 2022, piuttosto che a quello dell’anno scorso. Mi sono sentito in maniera completamente diversa sin dal primo giro e sono riuscito di nuovo a spingere come volevo - ha sottolineato - Il feeling è cambiato completamente come dalla notte al giorno ed è stato molto positivo, perché le FP2 sono state la prima volta quest’anno in cui sono riuscito a guidare come volevo. Sono abbastanza contento”.

Il due volte campione della Superbike è poi entrato più nel merito dei progressi compiuti e delle discussioni avute con i suoi ingegneri dopo il secondo stint svolto nelle Libere 2.

“Per tutta la stagione sin qui ho avuto difficoltà nel far curvare la moto e nel trovare il grip al posteriore, quindi abbiamo cercato di risolvere la questione nel pomeriggio e ha funzionato, ergo stavo spiegando alla squadra quali erano le mie sensazioni - ha chiarito - Avevo bisogno di avere una buona posizione in sella per riuscire a far girare la moto con il mio corpo e la mia forza, cosa che prima mi era impossibile e che invece mi hanno permesso di fare le modifiche che abbiamo apportato al set-up”.

Pur non essendo del tutto a posto con la moto durante i test, il pilota ufficiale Ducati aveva già dimostrato di poter inanellare diversi giri sul passo dell’1’41” alto. Tempi destinati a scendere ora che sembra aver trovato la quadra con la Panigale?

“I tempi sul giro sono una conseguenza, ma sinceramente l’importante per me è guidare come voglio. Così risulta anche più semplice avere un buon passo - ha ammesso - Il feeling con la moto è più importante del passo e quelle di oggi sono state le migliori sensazioni che ho avuto con questa moto da inizio stagione. Se guardate i tempi di oggi sono leggermente migliorato rispetto ai test, anche sul passo. Ma il mio compagno di squadra, ad esempio, è andato anche meglio di me. Forse gli altri piloti hanno fatto un po’ più fatica oggi, però credo che siamo riusciti a fare un bel passo avanti nella giornata odierna e adesso devo ritrovare fiducia e abituarmi di nuovo a questo tipo di guida”.

Oltre ad aver fatto progressi in sella, il campione iberico è finalmente riuscito anche a lasciarsi alle spalle gli strascichi dell’highside dello scorso novembre a Jerez. Quantomeno mentre si trova in sella. “Adesso mi sento al 100% alla guida, perché non ho nessun problema - ha affermato - Il lato peggiore per me è quando vado a dormire perché avverto un po’ di dolore quando i muscoli cominciano a rilassarsi. Andare a dormire è peggio che guidare la moto”.

Alvaro ha sempre fatto la differenza sulla pista di Barcellona e anche quest’anno è considerato da tutto come l’uomo da battere, ma il suo compagno di squadra Bulega potrebbe dargli del filo da torcere.

“Se la mia esperienza mi sarà utile per battere Nicolò? Lo spero! (ride). Quest’anno è diverso e per me era importante avere le sensazioni che ho provato oggi. Non abbiamo lavorato sulla lunga distanza perché l’importante era avere un buon feeling e adesso che ce l’ho possiamo pensare alla gara - ha commentato Bautista, parlando delle sue aspettative per Gara 1 - Oggi pomeriggio ho fatto diversi giri con un buon passo e non mi sono trovato male con le coperture. La gara è un po’ diversa e so molto bene come gestire le gomme qui, ma è vero che in altre stagioni avevo più margine sul passo. Adesso non sono il più veloce in termini di passo e così è più difficile gestire la situazione. In ogni caso, so che su questa pista bisogna preservare le gomme all’inizio e non forzare troppo. Bisogna andare piano per vincere”.

Bulega: “Non ero certo di essere veloce anche con poco grip”

Unico uomo a far meglio di Bautista nelle FP2 catalane, Nicolò Bulega ha apposto il suo sigillo a un’altra sessione di prove, chiudendo in vetta il venerdì con il tempo di 1’40”907. Una conferma delle doti e del talento del Campione del Mondo in carica della Supersport, capace di essere veloce su ogni pista e in ogni condizione. 

“Di solito mi piace quando c’è molta aderenza, come in Australia. Venendo qui sapevo che l’asfalto non avrebbe avuto molto grip. È stato un grande cambiamento rispetto a Phillip Island e non ero certo che sarei stato veloce anche qua, quindi è stata un po’ una sorpresa per me vedere di essere altrettanto veloce anche su un tracciato completamente diverso. Sono contento” ha affermato Nicolò, soddisfatto del suo venerdì. “Nei test ero veloce, ma più che altro sul giro singolo con gomma nuova, e sapevamo di dover lavorare sul passo gara. Oggi abbiamo trovato qualcosa che mi è piaciuto molto e sono andato bene anche in termini di passo. Non ho guardato cosa ha fatto Alvaro, ho solo visto che ha completato un mezzo long run come ho fatto io. È andato bene e credo che io e lui fossimo i più veloci oggi”.

Veloce anche su un asfalto con poca aderenza come quello del Montmeló, Bulegas si candida come uno dei principali contendenti alla vittoria, in quella che si prospetta come una sfida contro il suo esperto compagno di squadra.

Onestamente, non mi sento ancora al suo livello in questo momento. Sento di avere un buon feeling con la moto, ma lui ha molta esperienza, ha già corso tante volte con questa moto su questa pista e sa già più o meno cosa aspettarsi, mentre io vado un po’ alla cieca - ha riconosciuto Nicolò - La cosa importante però è che ho delle buone sensazioni in sella, che riesco ad andare forte e a spingere. Poi, per il resto, vedremo. Anche se Alvaro mi batte e chiudo 2°, per me è ugualmente un gran risultato”.

Con le gare di Phillip Island spezzate dal pitstop, sarà la prima manche catalana la prima vera gara completa del rookie del team Aruba.it Racing - Ducati in Superbike.

“Una gara è una gara e pure se in Australia c’era in mezzo una pausa di 30 secondi, bisognava comunque fare gestione, perché le gomme avevano problemi di blistering. Non penso mi cambierà tanto, anche perché sono abituato alle gare lunghe già dalla Moto2. Non sono preoccupato ha commentato Bulega, che ha già bene in mente la strategia da adottare in gara: “Penso di avere un buon passo gara e di solito preferisco stare davanti e seguire le mie linee, quindi ci proverò”.

Articoli che potrebbero interessarti