Tu sei qui

MotoGP, Marquez: "Mi sono mancati 4 giri per concludere una giornata perfetta"

"Avevo fatto la parte più difficile e sono caduto in quella più facile. Da Austin ho aumentato il livello di rischio, ma sono contento perché sono veloce. Il contatto con Mir? Un mio errore, ma lui doveva capire la situazione"

MotoGP: Marquez:

Sembrava essere la giornata di Marc Marquez, ma anche lui è caduto nella trappola di Jerez. Al mattino aveva conquistato la sua prima pole position sulla Ducati (e, scherzo del destino, la 93ª della sua carriera) e al pomeriggio era al comando della Sprint, quando è stato tradito da una chiazza di asfalto umido. “Sono stato più vicino alla vittoria che ad Austin, ma ancora non abbastanza - allarga le braccia - Mi mancavano solo 4 giri per concludere una giornata perfetta, ma per me rimane positiva: ho fatto la pole position, ho capito di essere forte sul bagnato e nella Sprint ero il più veloce. Sfortunatamente non sono stato in grado di finire la gara, avevo fatto la parte più difficile e sono caduto in quella più facile. Come la maggior parte dei piloti, sono salito su una chiazza di umido e ho perso l’anteriore. La cosa positiva è che sono sempre più vicino, avevo il 50% di possibilità di vittoria e sono stato sfortunato”.

Non sei riuscito a vederla?
Non mi sono accorto che ci fosse per tutta la gara. In quel giro ho frenato un po’ prima e sono entrato più veloce in curva, forse sono andato solo 10 centimetri fuori dalla mia solita traiettoria, non so nemmeno se all’interno o all’esterno, non ero oltre al limite. Comunque, dopo la caduta sono riuscito a ripartire e ho finito 7° (sarà 6° dopo la penalizzazione di Quartararo ndr), anche se avevo distrutto tutte le ali da un lato e la moto tirava da una parte”.

Come mai così tante cadute negli ultimi giri?
Abbiamo iniziato la gara girando abbastanza lenti, poi abbiamo spinto sempre di più, le gomme si sono consumate ed è più difficile fare traiettorie strette, come nelle curve 5 e 9, dove sono caduto io. Inoltre le chiazze erano impossibili da vedere, dovevi andare a istinto”.

Ti sei arrabbiato per quell’errore?
Ho capito ad Austin che sono abbastanza forte dal punto di vista mentale. Nei primi 2 GP ho cercato di essere costante e calmo, dal Texas ho incrementato i rischi e quando ti avvicini al limite puoi cadere. Ora bisogna trovare maggiore consistenza, senza perdere velocità. La gente può dire quello che vuole, ma io ho i miei piani e sono felice perché sono veloce, non esserlo era quello che mi preoccupava all'inizio della stagione. La cosa positiva, è che in questa stagione non sono mai caduto perché ero oltre al limite, ma per condizioni esterne”.

Sei stato anche protagonista di un contatto con Mir.
È stata esattamente la stessa situazione che ho avuto con Binder: Brad mi ha superato, io l’ho visto e ho rialzato la moto. Ho cercato di superare Mir senza essere aggressivo, ma lui ha lasciato i freni e ci siamo toccati. È stato un mio errore, ma certe volte devi capire la situazione. Anch’io avrei sarei potuto andare al suo interno, ma sapevo che ci saremmo toccati e avrei perso posizioni. Mir ha provato a resistere, io non ho lasciato i freni abbastanza per superarlo completamente e ho preso una penalità. Per gli Steward era una buona penalizzazione, ma è stato facile fare passare Oliveira e poi rimettermi davanti all’ultimo giro (ride)”.

Martin dice che domani sarà più forte nella gara lunga con la gomma media, e tu?
Sarà un punto di domanda per tutti. Penso che il grip sarà migliore e dobbiamo capire cosa potremo fare con quello pneumatico, è molto costante, ma una delle cose importanti sono la partenza e i primi giri. Comunque, dei piloti che scattano nelle prime posizioni, Martin è il più forte”.

Domani punterai alla vittoria?
Dopo due cadute consecutive, non penso che possa essere quello l’obiettivo. Se partirò bene e tutto andrà nel verso giusto, vedremo se potrò stare sul podio. Firmerei ora per esserci”.

Pedrosa è 3° dopo la penalizzazione di Quartararo. Che ne pensi?
È un peccato per lui perché non è potuto andare sul podio. Gli sarebbe piaciuto vedere il suo pubblico davanti a sé, ma gli faccio le mie congratulazioni”.

Articoli che potrebbero interessarti