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MotoGP, Pedrosa: "Non vedevo la tabella. Ho scoperto la posizione al box"

"Stò invecchiando, forse devo andare dall'oculista. C'erano diverse chiazze di umido lungo il tracciato. Tanti sono caduti, io ho disputato una gara intelligente. Stare in scia a Quartararo mi ha aiutato. Peccato non aver provato a superarlo ero convinto di lottare per il sesto posto"

MotoGP: Pedrosa:

Ancora una volta Dani Pedrosa ha dimostrato che la classe non è acqua e nella sua prima uscita del 2024 nelle vesti di wild card KTM ha subito portato a casa il risultato. Quarto assoluto in una Sprint Race di Jerez rivelatasi ad eliminazione. Poi Quartararo è stato penalizzato di 8 secondi per pressione gomme irregolare, ma Dani al momento dell'intervista ancora non lo sapeva. A differenza di molti colleghi che si sono fatti prendere dalla foga, lui ha saputo gestirsi e sfruttando la propria esperienza si è tenuto lontano dalle chiazze di umido che hanno tratto in inganno molti.

"Le qualifiche sono state difficili perché non avevo mai guidato prima questa moto sul bagnato ed eravamo carenti sia sul fronte mappatura, sia a livello di setting. non avendo tempo per la messa a punto, ci ho provato, ma è stato impossibile girare sull'1'47" che era il riscontro utile, inoltre con le gomme non mi sentivo a mio agio, per cui ho dovuto accontentarmi del 16esimo posto in griglia", la sua analisi.

"Scattare così indietro non è mai semplice, in più in condizioni come quelle incontrate oggi in corsa, in un attimo rischi di finire largo e in terra - ha quindi proseguito - Detto ciò sono partito bene e credo dopo le prime due curve di essere stato 13esimo. Ero dietro a Quartararo e l'intenzione era quella di superarlo, ma poi ho visto un incidente, il giro successivo un altro e in quello dopo ancora un altro. A quel punto ho intuito che doveva esserci qualcosa e ho scelto di non dover spingere troppo. Un po' a causa delle tante scivolate, e un po' perché ogni volta che arrivavo in rettilineo cercavo di passare Fabio e dunque non vedevo bene la tabella, non ho più capito in che posizione mi trovavo. All'ultimo giro non sapevo che eravamo terzo e quarto, in realtà credevo fossimo sesto e settimo. Anche per questo ho evitato azzardi. E' un peccato perché abbiamo mancato il podio per 50 millesimi. Comunque guardo positivamente al risultato e all'aver gestito la gara intelligentemente".

Con il rammarico per non aver dato il colpo di reni sul finale, il 38enne ha rivelato scherzando: "Ho scoperto l'ordine d'arrivo solamente quando sono arrivato al box e tutti erano contenti. Forse devo andare dall'oculista perché sto invecchiando".

Analizzando nel dettaglio delle sezioni di pista più umide il pilota di Sabadell ha dichiarato: "La curva 5 soprattutto, ma altresì la 8 e la 3 dove è scivolato Espargaro, poi dove è caduto Marquez. Lì era più leggera, ma comunque un po' di acqua c'era ancora. Anche per questo motivo i sorpassi sono stati più complicati. Il rischio era di finire sul bagnato. Troppo percoloso? E' normale che lo sia se non si ha tempo per studiare il tracciato prima. Noi comunque ci siamo comportati bene".

Dopo la giornata di venerdì aveva parlato di una grande differenza tra le due moto provate nelle sessioni disputate. "Stamane abbiamo cambiato buona parte della versione che non funzionava e possono garantire che va meglio, tuttavia stiamo ancora imparando. Cosa farò nel warm up? Non proverò nulla di nuovo durando appena dieci minuti. Cercherò solamente di capire le condizioni del circuito".

Ad un esperto provenienti da un'epoca diversa del motomondiale piacciono corse tanto brevi come le Sprint?

"Devi essere molto concentrato, perché basta un piccolo errore per essere fuori giochi. Oggi avevo Fabio come riferimento, ma allo stesso modo ho tantato di tenere una mia traiettoria, anche per via della diversità tra Yamaha e KTM. Lui era molto aggressivo in staccata, come lo era stato lo scorso anno Bagnaia. Anche per questo non sono stato in grado di intercettare il momento giusto per attaccare. Sicuramente recuperare posizioni è meglio che il contrario. Ho imparato qualcosa sul fronte sviluppo? Stare in gruppo significa subire molte turbolenze che non ci sono nei test. Allo stesso ho notato un comportamento differente degli pneumatici".

La buona notizia per Dani è arrivata dopo la gara. A causa della pressione gomme troppo bassa, Quartararo è stato penalizzato e lui promosso in terza piazza.

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