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MotoGP, Marquez: la prima caduta? un errore da non commettere

Marc riflette: "Sono in testa al campionato e devo gestire, inoltre ha compromesso il programma di lavoro". Pedrosa è 17°: "Tanti problemi di stabilità sin da subito"

MotoGP: Marquez: la prima caduta? un errore da non commettere

Il weekend in terra inglese si è presentato con una duplice faccia in casa Honda, e per capirlo basta leggere i risultati dei primi due turni di prove. Marc Marquez ha infatti risposto presente all’appello del venerdì di Silverstone, incassando comunque un distacco di sette decimi dalla vetta in 5° posizione, mentre Dani Pedrosa mostra di avere ancora tanto lavoro da fare, come testimonia il 17° crono. Restando sul campione in carica, sicuramente non hanno aiutato la sua prestazione le due cadute nell’arco delle FP2. “La seconda caduta è stata una conseguenza della prima, che è stata importante – spiega Marc – dato che ha modificato il programma di lavoro della sessione, avendo poi a disposizione solo una moto. Ho fatto un errore, pensando erroneamente di poter spingere sin dai primi giri viste le condizioni di sereno, ma probabilmente la gomma non era ancora in temperatura; sono in testa al mondiale e devo gestire, stando attento a non commettere sbagli di questo tipo. La seconda moto era molto diversa d’assetto e non ho potuto cambiarlo perché avrebbe richiesto molto tempo; per questo la confidenza non era ottimale, ma nonostante ciò il tempo segnato è buono e sono contento per questo”.

Nella sua analisi lo spagnolo si sofferma anche le condizioni dell’asfalto, che il 93 boccia senza appello, prima di tornare sulle sensazioni percepite in sella.

“Ci sono più buche rispetto all’anno scorso. È una pista con tanti avvallamenti, ed abbiamo chiesto la riasfaltatura dato che uno dei peggiori asfalti del calendario. Sono partito questa mattina dalla stessa base di Spielberg e dei test di Misano, non trovandomi male; successivamente però sia io che la squadra abbiamo pensato di dover cambiare alcune cose vista la grande differenza tra queste due piste e Silverstone, così nel pomeriggio abbiamo fatto dei cambiamenti che non ho però potuto saggiare a causa della prima caduta. Lo faremo domani, lavorando soprattutto sulla confidenza sull’anteriore”.

In conclusione Marquez non può che parlare anche dei suoi avversari, incoronandone momentaneamente uno.

“Credo che le Yamaha siano veloci, specialmente Vinales che ha il miglior ritmo. Questa è la cosa davvero importante, più che del primo tempo, dato che percorrere un giro veloce e due lenti non è indicativo e nemmeno utile per la gara”.

Passando dall’altra parte del box la situazione è maggiormente complicata, con un Dani Pedrosa impantanato in posizioni che non gli competono.

“Ho iniziato ad avere problemi di stabilità già dalle FP1 - analizza il 26 - non riuscendo ne a controllare la moto ne ad essere veloce sulle tante buche presenti. Nelle FP2 non siamo migliorati, quindi non ci resta che lavorare; non sappiamo se troveremo la soluzione, ma speriamo di farlo perché veniamo da diverse buone gare”.

Tanti dunque i problemi, che non permettono al catalano di concentrarsi sull’aspetto gomme.

“Con l’aumentare del grip i problemi saranno minori, ma oggi non era soltanto quello il mio problema”.

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