Tu sei qui

MotoGP, Mir: "Ripartiamo da zero, ma se devo scegliere il favorito sono io"

Il campione del mondo: "La pressione è diversa rispetto al 2020 ma ora devo difendere il titolo. Sorpreso dall'assenza di Marquez, sarà difficile tornare ma quando lo farà andrà subito forte"

MotoGP: Mir:

È tempo di conferme per Joan Mir e per la Suzuki, mattatori dello scorso anno con il titolo mondiale piloti portato a casa al termine di una stagione sorprendente. Il giovane pilota spagnolo, nel 2020 è sembrato capace di lasciarsi scivolare addosso ogni tipo di pressione, forse anche perché e le speranze non parlavano di vittoria mondiale. Ora, invece, essendo uno dei favoriti e avendo “qualcosa da perdere” potrebbe risentire delle aspettative?

“La pressione c’è sempre – ha detto Joan - ma è diversa rispetto allo scorso anno. Siamo piloti ed il nostro lavoro è fare le migliori prestazioni possibili con la moto, è quello che ci viene chiesto dal team. Quest’anno la pressione consiste nell’essere competitivi e fare quello che abbiamo fatto lo scorso anno quando la pressione era solo iniziare a fare risultati in MotoGP ed essere nella posizione che volevamo, e lo abbiamo fatto”. 

Ti senti il favorito di questa stagione? 
“Lo scorso anno è stata una stagione da sogno ma qui in Qatar ora si riparte da zero.  L’obiettivo per me è ovviamente quello di difendere il titolo mondiale. Pensando al 2020 bisogna dire che abbiamo visto molti piloti capaci di vincere gare ma che non sono riusciti a mantenere la costanza giusta per portarsi a casa il mondiale e quindi se proprio dovessi scegliere un nome sceglierei il mio”. 

Grande assente di questi primi due GP sarà Marc Marquez, ancora fermato dai medici. Cosa ne pensi?
“L’ho visto quando è venuto a fare il vaccino ma non abbiamo parlato molto perché ci stavamo allenando. Lui sta lavorando sul suo recupero e non l’ho osservato troppo. È strano che abbia provato a Barcellona e poi a Portimao, perché se avesse sentito qualcosa di strano alla spalla durante il test non avrebbe avuto senso girare in una pista diversa solo qualche giorno dopo. Il fatto che avesse provato mi aveva fatto pensare che sarebbe venuto qui in Qatar”.

Quando tornerà potrà essere fin da subito competitivo per la lotta al mondiale?
Questa assenza non è sicuramente positiva per lui perché queste due gare sono molto importanti perché ci permettono di ricominciare a fare sul serio e anche lui ne avrebbe bisogno per capire un po’ come si sente in sella ad una MotoGP.  Dovesse tornare a Portimao sarà più complicato essere forte fin dall’inizio ma penso che nessuno meglio di lui sappia come stare in sella ad una MotoGP, quindi me lo aspetto subito competitivo”. 

Mir: "La Suzuki non è cambiata molto, anche senza Brivio"

La Suzuki lo scorso anno è sembrata la moto più equilibrata del campionato, questa dote sarà il vostro punto di forza anche nel 2021?
“Abbiamo delle grandi sfide davanti a noi e nei test ci siamo preparati al meglio per affrontare la stagione. Il motore della moto è lo stesso quindi non ci sono stati grandi cambiamenti, nemneno per quanto riguarda l’assetto. Nel corso della stagione sarà importante mantenere la costanza del 2020 e riuscire a gestire bene le velocità in gara”. 

Nel box Suzuki, però, non ci sarà Davide Brivio passato in Formula 1 all’Alpine. Quanto mancherà il suo apporto?
“Davide ha fatto un ottimo lavoro nel mettere ogni cosa al suo posto in questa squadra e ha dimostrato che questo team e  le persone che ci lavorano dentro sono in grado di vincere un titolo mondiale. La Suzuki adesso sta tenendo le cose come stanno, senza fare troppi cambiamenti e senza cercare di sostituire Davide. Credo che se la stiano cavando molto bene finora, auguriamo a Brivio una grande fortuna in Formula 1”.  

Mir: "Miller l'avversario, Aleix Espargarò la sorpresa"

Chi pensi che possano essere, invece, gli avversari più ostici?
“Io mi sento molto bene sulla moto ma vedo che anche Jack Miller con la Ducati sta facendo un ottimo lavoro. Penso che Aleix Espargarò e l’Aprilia potrebbero essere una sorpresa, dobbiamo tenere in conto tutto questo”. 

Al termine dei test ci avevi detto di voler consultare il tuo medico prima di fare il vaccino per il Covid-19 qui in Qatar. Hai deciso?
“Si, ho fatto la prima dose del vaccino. Abbiamo avuto la possibilità di vaccinarci per poter viaggiare più sicuri e per non avere i problemi dello scorso anno ed essere più tranquilli a casa. È stata un atto di responsabilità fare il vaccino perché viaggiamo per tutto il mondo”. 

Articoli che potrebbero interessarti