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MotoGP, Mir: "Ho lavorato per la gara". Rins: Vinales? va già forte con l'Aprilia"

Joan: "Non aver usato la morbida nel secondo turno di prove libere è stata una scelta sensata, in modo da poter fare di più nella giornata di domani". Alex: "Maverick sulla nuova moto ha qualche difficoltà ma a questi livelli va già forte".

MotoGP: Mir:

Prove di strategia in casa Suzuki nella prima giornata di libere nel GP di Aragon. Il campione in carica della scorsa stagione Joan Mir sfreccia in seconda posizione nelle FP1 alle spalle di M.Marquez, poi cambia il Setup della moto nelle FP2 con gli occhi già puntati alle qualifiche di domani e precita in penultima posizione. Ma non è preoccupato.

"Oggi ci siamo concentrati sul lavorare subito in vista della gara - ci racconta lo spagnolo- nelle FP1 ho optato per una morbida sull'anteriore ma sfortunatamente il giro poi è stato annullato. Nel pomeriggio durante le FP2 le condizioni della pista sono migliorate ma non sento di aver ancora raggiunto il feeling giusto con la moto. Penso che il non aver usato nuovamente la morbida nel secondo turno di prove libere sia stata una scelta sensata, in modo da poter fare di più nella giornata di domani".

Il  tuo passo gara è parso buono fin da subito.
"Si, anche se abbiamo ancora dei dettagli su cui poter lavorare. Abbiamo fatto dei test con la mescola dura sul posteriore ma non sentivo di avere la trazione e la velocità che mi servivano quindi ho cambiato con la gomma media, che poi sembra essere stata la scelta di molti altri piloti. Con la media sul posteriore il passo gara è migliorato, ora dobbiamo sistemare i punti di frenata che mi stanno dando qualche problema".

In questa gara sulle Suzuki utilizzerete di nuovo anche il dispositivo 'holeshot'.
"Lo useremo, anche se mi sto ancora destreggiando tra i pro ed i contro del suo utilizzo. Durante le prove il guadagno che si ottiene in accelerazione  col suo utilizzo spesso è eguagliato da una maggiore difficoltà in fase di frenata, a differenza che in Austria qui i rettilinei non sono in salita quindi è un qualcosa di cui stiamo discutendo col team di sviluppo per poter calibrare meglio il tutto in vista della gara".

Rins: "le qualifiche saranno metà della gara"

Per Alex Rins quella di Aragon è la pista di casa: a pochi chilometri dal circuito, infatti, possiede un distributore di benzina nel quale la via d'accesso è disegnata come una pista, con tanto di cordoli.

"Si, è così. Penso che le prove di oggi siano andate abbastanza bene - esordisce con un sorriso lo  spagnolo - abbiamo fatto diversi test con le varie mescole durante le FP1 sia sull'anteriore che sul posteriore, ma nelle FP2 il feeling con l'asfalto è migliorato tantissimo rispetto alla mattina".

L'holeshot funziona? Come ti trovi?
"Naturalmente il tracciato è molto diverso da quello in cui lo abbiamo utilizzato in Austria, ma il vantaggio in termini di accelerazione sui rettilinei è evidente, io personalmente mi ci trovo bene, anche se stiamo cercando di sistemare meglio la leva sul manubrio che mi risulta ancora scomoda".

Rispetto alla tua vittoria lo scorso anno, pensi di poter replicare con la moto di quest'anno?
"Non sarà facile, il livello in motoGP quest'anno è molto alto, ci sono sei piloti vicinissimi in termini di velocità sia sul giro secco che sul passo gara, rientrare nelle prime file sulla griglia di partenza sarà probabilmente come mettere in cassaforte metà della gara, la giornata di domani quindi sarà fondamentale".

Oggi Maverick Vinales è tornato in pista con la nuova moto del team Aprilia, ti abbiamo visto corrergli vicino, che impressioni hai avuto?
"L'ho visto leggermente in difficoltà nel girare la moto, ma è anche naturale quando si passa ad una nuova moto. Il motore è completamente diverso e in prospettiva, dato il livello altissimo della motoGP, in realtà il suo poter girare già a questi livelli in così poco tempo la dice lunga".

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