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SBK, Toprak: “Sono partito senza soldi e opportunità, ma con la fame di battere Rea”

“Lui mi ha dato molti consigli e gli sarò per sempre riconoscente. Questo titolo è per mio papà che non c’è più. In questa stagione ho rischiato, senza pensare al Mondiale. Yamaha ha creduto in me e insieme abbiamo vinto”

SBK: Toprak: “Sono partito senza soldi e opportunità, ma con la fame di battere Rea”

21 novembre 2021, una data che difficilmente si scorderà Toprak Razgatlioglu. All’età di 25 anni il pilota turco ha scritto una nuova pagina della storia della Superbike, conquistando il suo primo titolo Mondiale. Un trionfo giunto in Gara 1 grazie al secondo posto alle spalle di Johnny Rea.

Ha voluto chiudere subito la pratica l’alfiere Yamaha, senza perdere troppo tempo, per poi godersi tutta la festa. Per l’occasione lo hanno ricoperto d’oro con tuta e casco inediti per festeggiare quel sogno a lungo rincorso e finalmente realizzato.

La gioia e i sorrisi di Toprak si mischiano poi alle lacrime nel ricordo di colui che quest’oggi manca al suo fianco, ma l’ha seguito dall’alto: “Questo titolo mondiale è per mio papà – ha detto – non so dove sia, ma sono convinto che quest’oggi mi abbia seguito. Voglio dedicare a lui questo risultato ringraziando tutte le persone che sono state al mio fianco. Cito Kenan, così come la Yamaha. Ci sono davvero moltissime persone che porto nel cuore”.

A proposito di Sofuoglu, non manca un riconoscimento da parte dell’allievo verso il maestro.

“Ricordo quando sono partito dalla Rookies Cup, non avevo soldi, tantomeno opportunità, ma lui mi ha aiutato ad approdare in questo mondo, contribuendo alla mia crescita e consigliandomi. Nel 2018, quando sono arrivato in Superbike ero affamato, perché per me era una grande occasione dato che di fronte a me c’era Johnny Rea”.

Quest’oggi Toprak ha soffiato al Cannibale quella corona che portava da ben sei stagioni.

“Nel paddock tutti i piloti sognano di battere Johnny, dato che sappiamo bene quale sia il suo valore. Per me non era facile, anche perché lui mi diede diversi consigli ai tempi di Kawasaki. Adesso che sono in Yamaha però non me ne dà più (scherza). In questa stagione abbiamo combattuto molte volte e penso sia stato un bello spettacolo per gli appassionati. Ricordo ad esempio la sfida di Magny-Cours, dove c’è stato un duello serrato. Alla fine però con Johnny ho un ottimo rapporto fuori dal paddock, infatti non ci sono mai stati diverbi o contrasti tra di noi. Ovvio che poi entrambi vogliamo vincere”.

Toprak fa festa e con lui tutta la Yamaha.

“Sono davvero felice, perché Yamaha ha creduto in me e io in loro, consentendomi di realizzare questo sogno. Li ringrazio di cuore perché mi hanno dato un sostegno incredibile e mi hanno messo nella migliore posizione per lottare al titolo”.

La vittoria iridata del turco è arrivata stamani in Gara 1 dopo che ieri la manche era stata rinviata.

 “Ho cercato di mettere da parte lo stress per tutto l’arco del weekend  e anche durante la stagione, pensando soltanto a vincere e non al Mondiale. Oggi ho infatti rischiato  in diversa situazioni, andando vicino alla caduta. Penso ad esempio al salvataggio di stamani, quando sono finito largo e poi ho trovato Bassani all’interno”.

L’ultima battuta riguarda il futuro.

“Come ho più volte detto mi piace questo paddock e lo vivo come se fosse una sorta di seconda famiglia, perché ci sono tante persone che conosco e con cui ho bei rapporti. L’altro paddock non mi piace, dato che ci sono già stato ai tempi della Rookies Cup, ma alla fine vedremo quello che sarà il mio futuro”.    

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