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SBK, Toprak: “Tanti parlavano della BMW, oggi ho dimostrato chi sono e quanto vale la nostra moto”

“In Australia ero teso perché avvertivo tanta pressione attorno a me. Ho realizzato il mio sogno, vincendo su una pista dove nessuno ci credeva come Barcellona”

SBK: Toprak: “Tanti parlavano della BMW, oggi ho dimostrato chi sono e quanto vale la nostra moto”

Toprak Razgatlioglu ha fatto la storia, proprio così! Un sabato sognato, a lungo atteso e finalmente diventato realtà quello di Barcellona per la Casa di Monaco, che centra quel successo tanto inseguito. Merito di questo fenomeno turco, che dopo aver scritto la storia con la R1, adesso lo ha fatto con la M 1000 RR.

Una vittoria da stratega per il 54, che ha aspettato per poi andare all’attacco e beffare Bulega, che fino all’ultimo assaporava la vittoria. Razgatlioglu vince e giustamente si gode il momento.

“Ovviamente sono felice per questa giornata – ha detto – il mio piano era quello di cercare di essere calmo, senza aggredire la gomma. Nel momento in cui Bulega ha iniziato a spingere ho chiuso il gas, perché consapevole del potenziale delle Ducati. Ho visto Iannone passarmi, ma dopo due giri la sua gomma ha iniziato a degradare. Poi, a sei giri dalla fine, è successa la stessa cosa a Bulega. In quel momento ho iniziato a spingere, perché avvertivo di avere del potenziale. Sulla moto stavo sorridendo, perché avevo capito che ce l’avrei fatta”.

Alla fine è andata proprio in quel verso.
“Molti parlavano della BMW e non credevano in noi, ma abbiamo vinto alla nostra seconda gara, a Barcellona, una pista particolare. Ho realizzato il mio sogno e ora sono molto più rilassato. Penso che oggi ho dimostrato chi sono e quanto vale la nostra moto, consapevole che siamo soltanto al nostro primo anno"

Questo sabato 23 marzo siamo convinti rimarrà a lungo impresso nella sua mente.
“Quando ho visto la bandiera a scacchi  è stato incredibile. Questa giornata ci ripaga per tutti gli sforzi fatti, dato che c’erano molti dubbi ed è stata dura. Alla prima gara della stagione, in Australia, avvertivo tanta pressione, ma ero consapevole di me stesso. Alla fine ce l’abbiamo fatta, abbiamo vinto”.

Ovviamente il portacolori BMW tiene i piedi a terra.
“Sappiamo di essere all’inizio di un percorso, c’è ancora da crescere, ma di sicuro abbiamo dimostrato di essere competitivi. Alla fine Barcellona è una particolare, ma abbiamo ottenuto un risultato straordinario. Penso che sulle altre piste potremmo essere più forti perché non siamo costretti a gestire e adottare uno stile diverso”.  

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