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MotoGP, Bastianini: "Il team ufficiale? Non è tutto oro ciò che luccica, ma sono felice"

"I vecchi detti non sbagliano mai, arrivare qui fa parte del mio percorso di crescita. I miei commenti sono stati molto simili a quelli di Pecco, quasi identici. Questo ci ha fatto capire bene in che direzione andare"

MotoGP: Bastianini:

Enea Bastianini aveva già varcato le soglie del box Ducati a Valencia, ma in quella singola giornata di test successiva al Gran Premio non era di certo stato possibile per la Bestia prendere le misure al nuovo ruolo di pilota ufficiale. A Sepang invece il tempo per capire tante cose c'è stato e le scoperte fatte sono state tutte positive per Bastianini. 

Il compagno di squadra del campione del mondo ha infatti scoperto che proprio con quel campione del mondo condivide forse più di quanto si attendeva, che i commenti una volta scesi dalla moto sono stati molto simili, il che rappresenta un grande aiuto per lo sviluppo della moto. Il risultato è stato una tre giorni di crescita costante con la Ducati GP23, un progetto che per quanto possa all'esterno sembrare simile alla moto che l'ha preceduta, rappresenta in realtà una piccola rivoluzione. Tra aerodinamica, motore e tantissimi dettagli celati ad occhi indiscreti, si trattava di sgrezzare una moto completamente nuova ed il risultato alla fine dei tre giorni malesi, escludendo lo shakedown, ha portato un grandissimo sorriso sul volto di Bastianini. 

"Non sono mai stato preoccupato - ha spiegato Bastianini - in realtà ogni volta che arrivo in Malesia prima mi domando solo se sono ancora in grado di andare in moto! Ma alla fine è andato tutto secondo i piani, non ci sono stati problemi gravi. Quello che posso dire senza dubbio è che è diverso lavorare in un team ufficiale invece che in uno satellite, ma mi è piaciuto molto. C'è tanto lavoro da fare, non è tutto oro ciò che brilla. Ma credo che faccia parte della mia crescita, ci sono tanti detti. Poi un’altro sarebbe hai voluto la bicicletta e pedala. Alla fine i detti non sono lì per caso, però sono molto contento". 

Come ti sei trovato con la GP23?
"La moto nuova non è facile, inizialmente non si adattava molto al mio stile, non riuscivo ad essere veloce. Abbiamo iniziato a lavorare un po’ sulla moto, poi dopo aver parlato con Pecco è stato facile perché avevamo le stesse sensazioni. Nel pomeriggio credo che abbiamo trovato la quadra sia sul passo che sul giro secco. Siamo arrivati ad un buon livello, non ancora al 100% ma siamo già dove eravamo con la moto vecchia ed è una buona cosa. Sappiamo quale è la linea da seguire, io e Pecco abbiamo fatto commenti simili, direi praticamente identici. Quando è così è facile prendere decisioni, infatti penso che abbiamo fatto un bel passo in avanti". 

Ad un certo punto della tre giorni non sembravi particolarmente soddisfatto. 
"E’ normale che quando vedi che non riesci a fare quello che vuoi, puoi innervosirti. Però credo molto nei ragazzi di Ducati, nel nostro potenziale. Non sono mai stato preoccupato, sapevo che avremmo risolto tutto in questo test e l’abbiamo fatto. Non sono ancora al 100%, ma direi che possiamo arrivare al 99,5%. Questa moto ha tantissimo potenziale, dobbiamo leggere con attenzione i dati per avere anche modo di essere molto chiari con gli ingegneri per quello che ci serve". 

Il bilancio è dunque più che positivo. 
"Alla fine sono felice, anche se stamattina onestamente non lo ero molto. Con la moto 2023 avevo difficoltà a prendere confidenza, poi ho guardato i dati con l’ingegnere per capire dove stessi sbagliando. Questa moto è molto diversa rispetto alla 2021, ma alla fine abbiamo risolto molti problemi ed ora posso guidare molto bene, in modo morbido. La risposta dell'acceleratore non è ancora allo stesso punto dell’altra moto, ma posso già essere molto veloce. Ci sono altre cose da risolvere, ma direi che oggi ne abbiamo risolte un bel po’. Per l'aerodinamica al momento, non è tutto chiaro. La carena dovremo provarla ancora a Portiamo per capire quale sia meglio, anche solo cambiare la carena sulla vecchia e sulla nuova moto cambia l’approccio alla guida sulla moto". 

Come sei messo per la Sprint Race? Di solito non sei mai stato un pilota velocissimo sin dal primo giro. 
"Penso che al momento non sia un vero problema. Qui a Sepang sono stato veloce sempre dal primo giro. Ho iniziato sempre con gomme usate, ma anche quando poi ho messo gomme nuove i miei tempi sono stati subito buoni, quindi non vedo problemi in tal senso. Penso di essere a posto per le gare e le qualifiche, penso che abbiamo risolto questo problema". 

Per Aleix Espargarò la Ducati resta la moto da battere, cosa ne pensi?
"Io credo che con la moto 2022, fosse tutto più facile. La conoscevamo bene, si sa che va forte e potrebbe essere il riferimento. Ma adesso siamo stati veloci anche con la 2023 che è un progetto completamente nuovo. Penso che oltre alla moto, anche il pacchetto di piloti di Ducati sia forte. Sta diventando molto simile alla 2022, all’inizio era molto diversa. Anche piccole differenze cambiano molto sulla moto, serviva adattarsi. La mia fortuna è stata che anche Pecco prova le mie stesse cose, quindi la linea per gli ingegneri è stata facile da trovare. Alla fine è venuto fuori che abbiamo migliorato tanto la moto, abbiamo quasi chiuso un cerchio". 

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