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SBK, Iannone: "La Superpole Race era nostra, un peccato ma sono felice"

"Ho avuto un problema con la manopola e mi è scoppiato airbag. In Gara2 con la seconda gomma non avevo feeling. Abbiamo fatto esperienza, spero che qui sia capitato tutto quello che doveva"

SBK: Iannone:

Andrea Iannone è stato protagonista di un rientro in gara di alto livello e su questo ci sono pochi dubbi al termine del weekend di gara a Phillip Island. Ma per quanto il bottino di punti ed il podio conquistato in Gara1 siano senza dubbio risultati di spessore, la mentalità di un vincente è quella di volere sempre di più e Andrea nel corso del weekend ha dimostrato di poter anche ambire a portare a casa una vittoria in una delle tre gare. Gli è sfuggita per varie ragioni ed alcune non sono dipese dalla sua guida, il che naturalmente ha lasciato un briciolo di amaro in bocca. 

Iannone lascia Phillip Island con più certezze che dubbi. Il suo talento è totalmente intatto ed anche la mancanza dai campi di gara non si è fatta sentire, perché Andrea non ha certo mostrato segni di timidezza nei duelli corpo a corpo che sono poi l'anima della SBK. Adesso sguardo alle prossime gare, con la consapevolezza di poter essere protagonista sempre. 

"Peccato la bandiera rossa, andavo forte in Gara2 - ha spiegato Andrea - Un peccato veramente, ma quando succedono questi incidenti e qualcuno resta a terra è normale che la gara venga fermata. Quando siamo ripartiti abbiamo cambiato gomma dietro e non ho avuto lo stesso feeling di prima, era completamente diverso. Infatti come diceva anche Danilo, sembrava quasi che avessi un problema. Sul lato sinistro non potevo proprio aprire il gas in uscita, dovevo essere delicato ed ho cercato solo di limitare i danni e trovare il miglior ritmo possibile per portare a casa il massimo risultato".

Senza la bandiera sarebbe andata diversamente?
"Se guardiamo il ritmo della prima parte di gara e poi della seconda, io nella prima potevo fare 28,5 di passo, mentre nelle seconda andavo oltre mezzo secondo più piano. Però è tutta esperienza, sono tutte cose nuove e non so cosa possa essere. Magari quando parti dal box cambia la temperatura della gomma, per me è tutto nuovo. Un peccato per questa mattina nella Superpole Race, era una gara nostra. Ho avuto questo problema che ho perso la manopola. Ho cercato di gestirla prima di perderla, ma ad un certo punto mi si era bloccato il braccio. Alla curva 6 mi è partita e mi è anche scoppiato l’airbag per il movimento e quindi ho buttato via la gara. Sono cose che non devono succedere. Chiaro che possono succedere, ma non devono. Spero che sia tutta esperienza, diciamo che spero che tutto quello che non doveva andare sia accaduto in questo weekend e via".

Il bilancio come è?
"Credo che un weekend di rientro alle gare così, dopo tutti questi anni, non era scontato. Guardo il lato positivo. Abbiamo fatto un weekend molto buono, sia ieri che oggi ero in grado di lottare per la vittoria, poi sono successe delle cose che sono fuori dal mio controllo. Vediamo, speriamo bene. Voglio ringraziare tanto la Ducati, la squadra e le persone che mi hanno dato la possibilità di essere qui oggi".

Un minimo di amaro in bocca?
"Abbiamo fatto degli errori, e servono per imparare. Va bene, siamo qui per crescere. Se questa è la base di partenza, ben venga. Sul resto ci lavoriamo. E’ ovvio che un po’ dispiace, perché se sei in grado di fare un quarto posto nel peggiore dei casi, e non porti a casa tutto quello che avresti potuto, ti dispiace. Poi dobbiamo essere felici perché siamo partiti da un livello molto alto. Però io dico sempre che preferisco un 10° posto sapendo che era il nostro massimo risultato possibile, piuttosto che una terzo sapendo che avresti potuto vincere. Quello ti fa stare peggio. Però va bene così, sono contento per Danilo, stamattina era un po’ giù. Mi ha detto ‘aprimi tu la strada’, lui partiva dietro. Dopo la Superpole Race partivo dietro, sono riuscito a rimontare bene".

Hai risolto i problemi che avevi con la morbida nei test?
"In qualifica sono andato forte, sicuramente andiamo via da qui con informazioni importanti. Ovviamente più strada faccio su questa moto, più la squadra capisce le mie esigenze ed anche io capisco sempre meglio la moto e la categoria. La zero non è la gomma da qualifica che avremo nelle altre piste".

Danilo Pertrucci l'anno scorse definì la Sprint Race una rissa da bar. Tu che ne pensi?
"Io ero davanti, chiaro che con 10 giri di gara sono tutti più impeperonati. Però sono gare come le altre secondo me".

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