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MotoGP, Augusto Fernandez: “Il telaio in carbonio mi sta mettendo in difficoltà”

“Fatico ad adattarmi alla nuova moto, perché ero abituato alla rigidità del vecchio telaio, ma nel GP è andata meglio: non avevo mai provato sensazioni simili in tutto il precampionato”

MotoGP: Augusto Fernandez: “Il telaio in carbonio mi sta mettendo in difficoltà”

Un po’ come era successo già nei test invernali, quello in Qatar si è rivelato un fine settimana a due facce per il team Red Bull GasGas Tech3. Mentre Pedro Acosta si faceva largo tra i grandi nomi della MotoGP, regalando spettacolo e sorpassi come fosse un veterano della categoria, il suo compagno di squadra Augusto Fernandez ha aperto la stagione naufragando in un mare di difficoltà, che lo ha tenuto fuori dalla zona punti. Faticando a trovare una buona intesa con il nuovo telaio in carbonio della RC16 già dalle prime uscite con la nuova moto, il Campione del Mondo della Moto2 2022 non è mai riuscito a replicare le prestazioni incoraggianti del suo anno d’esordio nella classe regina, concludendo il weekend a Lusail con un 18° posto nella Sprint e un 17° nel Gran Premio.

“Sono giù di morale perché, sinceramente, non riesco a spiegarmelo nemmeno io. Non so perché non vado veloce. Non mi sento me stesso. Mi sento lento con la moto. Non ho fiducia in me e non sto guidando bene. È importante fare delle gare per poter dire alla squadra di cosa ho bisogno, cosa possiamo trovare per prendere confidenza con questa nuova moto. Voglio tornare alla velocità dell’anno scorso, quando eravamo più competitivi. Abbiamo una moto migliore quest’anno, ma non mi sto adattando e non la sto guidando come vuole lei. Devo capire di cosa ha bisogno aveva dichiarato sconsolato il 26enne nella giornata di sabato, come riporta la testata spagnola AS.

Un avvio tutt’altro che ideale per Fernandez, attanagliato dalle stesse difficoltà riscontrare durante le prove, che gli hanno impedito di tenere il passo dei suoi compagni di marchio.

Perdo molto in ingresso in curva. Sono lento e non mi ci trovo. È un punto nel quale l’anno scorso ero molto a mio agio e guidavo in modo fluido, lasciando scorrere molto la moto e girando molto bene, mentre quest’anno sono in difficoltà” ha spiegato Augusto, ammettendo di aver considerato l’idea di fare un passo indietro: “Ho pensato alla possibilità di utilizzare il vecchio telaio, per fare un confronto. Bisogna tenere conto del fatto che quest’anno i tempi sul giro sono molto più veloci rispetto a quelli della passata stagione, ma potrei anche fare un mix tra la moto dell’anno scorso e quella nuova. Questa ha più grip in uscita, ma il telaio in carbonio si flette tanto ed è questo che mi mette in difficoltà. Mi sono abituato alla rigidità di quello dell’anno scorso e questo mi limita quando si tratta di andare veloci”.

Un tunnel nel quale il pilota iberico ha visto filtrare timidi barlumi di luce e di speranza durante il GP domenicale. Pur avendo chiuso ai piedi della zona punti, Augusto è riuscito infatti ad avvertire dei piccoli progressi, che spera possano aiutarlo a risalire la china già dal prossimo Round in Portogallo, in programma tra due settimane.

Apportiamo delle modifiche radicali all’assetto a ogni partenza e nei quattro giri svolti nel Warm-Up ho notato meno problemi in ingresso curva. È stata la prima volta che sono riuscito a mettermi dietro a Brad e a seguirlo - ha raccontato con un velo di ottimismo - La gara è andata meglio ed ero nel gruppo vicino ai punti. Non mi ero mai sentito così in tutta la pre-stagione. È stata la sensazione più bella che ho provato in tutto questo tempo, la giornata più bella con questa moto. Partiremo così a Portimao, per cercare di costruire da qui e vedere se possiamo risalire”.

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