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MotoGP, VIDEO - A Portimao freni sotto pressione solo nelle prime curve

L'Autodromo dell'Algarve è mediamente impegnativo per gli impianti frenati e le staccate più dure sono nelle prime curve, permettondo il raffreddamento dei freni nella restante parte del tracciato

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Dopo lo scoppiettante inizio in Qatar, con 3 Costruttori differenti sul podio della gara domenicale, la MotoGP si sposta in Europa per il secondo appuntamento stagionale. Per il GP Portogallo si tratta della quinta edizione consecutiva, tutte disputate all’Algarve International Circuit, impianto realizzato su iniziativa di Paulo Pinheiro e completato nell’ottobre del 2008, in tempo per ospitare il round conclusivo del Mondiale Superbike. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, l’Autodromo Internacional do Algarve da 4,59 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 3 perché metà delle 10 frenate rientrano nella categoria Low e soltanto 2 sono High. Peraltro, queste 2 sono tutte racchiuse nelle prime 5 curve, facilitando quindi il ritorno dell’impianto a temperature accettabili nelle restanti curve.

La curva più dura dell’Autodromo Internacional do Algarve per l’impianto frenante è la prima, complice il rettilineo di 969 metri che la precede: attraverso il ricorso ai freni per 4 secondi i piloti della MotoGP riescono a ridurre la velocità da 330 km/h a 123 km/h mentre percorrono 243 metri. Per riuscirci esercitano un carico di 7 kg sulla leva del freno mentre la pressione del liquido freno Brembo raggiunge i 14,9 bar. 

Questa è soltanto la seconda volta che il GP Portogallo costituisce il 2° appuntamento del calendario: il precedente nel 2005, anno in cui si impose Alex Barros con la Honda del team Pons davanti a 3 italiani. Secondo fu Valentino Rossi, 3° Max Biaggi e 4° Marco Melandri. Quello fu l’ultimo GP della classe regina vinto da un pilota brasiliano. La sua RC211V era dotata di pinze Brembo, come tutte le moto che vinsero i 17 GP di quel campionato.

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