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MotoGP, Bagnaia: "Abbiamo il potenziale per vincere tutte le gare, è l'obiettivo"

"Risolvere i problemi di chattering è più complicato del previsto e non capiamo perché Bastianini non li abbia. Acosta sta portando un nuovo stile di guida in MotoGP"

MotoGP: Bagnaia:

Il male della Ducati GP24 si chiama chattering. Reso famoso in tempi non sospetti da Biaggi, si manifesta con delle vibrazioni che disturbano il pilota, e gli tolgono il sonno. Bagnaia e Martin ne sono stati colpiti, mentre Bastianini sembra avere gli anticorpi, comunque sia bisogna trovare una cura. Pecco, in Qatar, sosteneva che la sua fiducia sulla Desmosedici era a livello 10, dopo Austin a 6. A Jerez potrà capire se e quanto potrà risolverlo.

Pecco, come affronti questo fine settimana?
Con l’approccio di tornare a 10. Sappiamo quale sia il nostro potenziale e dove possiamo arrivare: sulla carta siamo in grado di vincere tutte le gare ed è quello il nostro obiettivo. Però dobbiamo ripartire da un po’ più indietro, in questo momento la situazione è complicata perché non abbiamo tutto sotto controllo. Ad Austin abbiamo capito diverse cose e qui a Jerez potremmo essere più competitivi”.

Il problema è il chattering, ma Bastianini non ne soffre.
È difficile da capire perché io e Martin abbiamo molte vibrazioni mentre Enea non ne ha pur con un setup molto simile. Nemmeno i tecnici riescono a spiegarsi perché Bastianini ad Austin fosse così veloce senza avere i nostri problemi. È una situazione complicata, ma ci stiamo lavorando. Quando capita… puoi solo aspettare che finisca (ride). È una vibrazione che parte dalla parte posteriore della moto, ma è difficile da prevedere perché a volte si sente da un lato e a volte dall’altro. Comunque si può prendere qualche accorgimento per evitarla”.

Sono le controindicazioni di sviluppare una nuova moto?
È da capire. Per esempio, con la GP22 avevamo trovato la quadra già a Portimao e da lì in avanti non avevamo più toccato nulla. Con la moto dello scorso anno, invece, è stato un rincorrere tutta la stagione, anche se avevo fatto 15 podi. Dipende molto dalle sensazioni, la GP24 ha un potenziale enorme ma dobbiamo ancora capirla.

Però, storicamente, tu hai sempre sofferto a inizio stagione.
A parte l’anno scorso. È vero che dopo 3 GP avevo solo 3 punti in più di oggi, ma quando ero caduto ero 2° e 1°. In questa stagione, invece, quando sono stato steso a Portimao ero 5°: il potenziale è lo stesso ma dobbiamo capire come risolvere questo problema di vibrazioni ed è più complicato di quanto pensassimo. Credevamo di esserci riusciti in Qatar, ma evidentemente c’è bisogno di un po’ più di lavoro”.

Correre su questa pista potrà aiutarti?
Quello di Jerez è uno dei migliori Gran Premi per me, è stata una delle prime piste in cui ho corso quando ero nel CEV, era un sogno farlo quando ero piccolo. Ha grandi frenate e curve veloci, per questo mi piace molto. Credo di potere essere competitivo come è stato negli ultimi due anni, tutti i dati che abbiamo raccolto potranno farci fare un passo in avanti”. 

Sembra farà meno caldo del solito.
Basse temperature significano record (ride). Pirro ha fatto dei test qui non molto tempo fa e non si è lamentato del chattering. È una pista con tanta aderenza e di solito la Ducati va bene in quelle condizioni”.

Aprilia, Honda e KTM schierano anche i loro collaudatori, voi non potete più. È uno svantaggio?
Con il nuovo regime di concessioni, Michele non può più fare lo stesso lavoro di prima, per esempio non può provare le novità in gara perché non abbiamo wild card. Già nei primi GP ho provato delle cose e sicuramente lunedì, nei test, avremo novità perché abbiamo bisogno di migliorare”

È difficile da pensare: nei primi GP avete frantumato i record della pista…
Le moto sono migliorate e in MotoGP anche dei piccoli dettagli, come quelli sull’aerodinamica, possono fare una grande differenza. Inoltre le nuove gomme portate da Michelin sono più performanti, come avevamo già visto nei test invernali: a Sepang avevamo girato in 1’57”, un tempo incredibile”. 

Sei in conferenza stampa con Acosta, cosa pensi di lui?
Pedro sta introducendo un nuovo stile di guida in MotoGP: fa la differenza in entrata di curva, perché riesce a portare molta velocità in ingresso e a fare girare lo stesso la moto. Inoltre sta guidando senza preoccuparsi troppo delle gomme ed è molto bravo a farlo, non è certo questione di fortuna”.

L’Aprilia ti ha sorpreso?
Hanno trovato un bel bilanciamento sulla loro moto. Non ha una grande velocità di punta, ma tanto grip e tanta stabilità”.

Lorenzo ha sfidato Pedrosa in un incontro di box: su chi scommetti?
Il peso è il peso… non saprei… è difficile rispondere (ride). Chi affronterei io? Il pilota più piccolo, o forse quello più grosso, così dopo un suo pugno sarebbe finita. Non mi piace prendere troppi colpi (ride)”.

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