Tu sei qui

MotoGP, Petrucci: "Marquez non è innocuo su nessuna pista"

"Anche le altre Honda sono state veloci, in Ducati non abbiamo più il vantaggio di motore di una volta. Io devo migliorare in staccata, ma facendo così rischio tanto"

MotoGP: Petrucci: "Marquez non è innocuo su nessuna pista"

Danilo Petrucci è arrivato in Austria ben consapevole di rischiare di dover correre in difesa. Perché se è vero che può contare su una GP19 che, come da tradizione Ducati, dovrebbe volare sui rettilinei del Red Bull Ring, dall'altra deve fare i conti con la propria stazza fisica che dal punto di vista aerodinamico non è decisamente di aiuto in accelerazione ed in velocità massima.

Uno svantaggio non da poco sul tracciato che più di ogni altro premia questi due frangenti, che tuttavia Danilo ha deciso di affrontare in modo costruttivo, dedicandosi a migliorare dove invece la sua stazza non è un problema bensì un aiuto, ovvero in staccata. Petrux ha infatti individuato proprio nella fase di frenata l'ambito su cui poter rosicchiare decimi su decimi ai rivali, per migliorare una ottava posizione nelle libere che di certo non rappresenta un risultato soddisfacente. 

"Diciamo che siamo dove ci aspettavamo - ha dichiarato -  continuiamo a lavorare nella zona che ci eravamo prefissati. Dovizioso è stato davvero molto veloce nella sua seconda uscita con le gomme usate. Penso che se la giocherà con Marquez alla pari. A me manca ancora qualcosa per stare con loro, ma penso di avere chiara la strada da seguire ed anche il mio capotecnico è stato d’accordo con me sulla strada da prendere. Sono certo che per fermare Marc ci vorrà il 110% e ancora non ci siamo, ma stiamo crescendo e domani faremo dei passi in avanti, abbiamo buone idee. Il test di Brno ci ha dato delle indicazioni e noi le stiamo seguendo, ma non è ancora abbastanza". 

Le prestazioni di Marquez ti hanno sorpreso? Magari te l'aspettavi meno efficace qui.

"Non c’è una pista dove Marquez è innocuo. Anche se l’anno scorso aveva uno svantaggio a livello di motore, si è comunque giocato la gara in volata. Poi ho visto anche Nakagami andare forte, come Crutchlow, quindi mi sembra chiaro che noi non abbiamo più quel vantaggio di motore. Chiaro che abbiamo altri vantaggi che dobbiamo sfruttare, ed uno di questi per me è la frenata. Essendo più ingombrante, soffro in accelerazione e velocità, ma mi torna utile in staccata per frenare meglio la moto".

Un'equazione valida quella di tentare di recuperare in staccata quello che si perde in accelerazione?

"Chiaro che una frenata dura un secondo e mezzo, al massimo due. Mentre un’accelerazione dura anche dieci secondi. Poi c’è sempre da ricordare che frenare più tardi comporta un rischio più grande. Però non posso lamentarmi di questo, devo cercare di sfruttare il peso in più anche per lavorare nel modo giusto sull'assetto della moto. Non sarà facile e per questo sarà importantissimo partire davanti per almeno provare a frenare Marquez nei primi giri, se sarà possibile. Voglio entrare direttamente in Q2 senza passare per la Q1 e dopo conquistare almeno un posto nelle prime due file". 

Avevi accennato a qualche novità sui freni prevista per i test di Brno, poi l'avete provata?

"Si, è vero che avevo chiesto una novità sui freni ma a Brno c’era molto materiale anche più importante per cui abbiamo deciso di rimandare quella prova. La faremo probabilmente a Misano, nei test di fine Agosto". 

Ti eri immaginato una prima giornata maggiormente positiva?

"E’ sempre abbastanza dura per me qui ed ero certo che sarebbe stato difficile anche quest’anno. Non sono tra i migliori per quanto riguarda le velocità in fondo al rettilineo, ma purtroppo non posso farci niente perché di aerodinamica perdo un po’. Quindi devo cercare di mettere più a posto la moto per la frenata e semplicemente frenare dopo, anche perché arrivo un po’ più lento di altri nei punti di staccata. Oggi è vero che non sono stato tra i primi tre, ma il mio passo non è così male come temevo". 

Dovrai restare concentrato al massimo se ad ogni staccata sei costretto a forzare.

"Chiaramente non è la miglior condizione -ha sottolineato Danilo -  perché sul rettilineo non rischi niente, mentre in frenata rischi abbastanza, specialmente qui dove la pista è un po’ stretta e rischi sempre di andare un po’ lungo. Ma devo riuscire a recuperare qualche decimo in staccata, perché in accelerazione posso fare poco. Sapevo che questa non era una pista molto amica per me per queste ragioni, ma devo assolutamente cercare di lottare per un posto sul podio o almeno attorno al podio. Devo per forza riguadagnare punti sui miei avversari in classifica, che in questo momento credo siano Rins e Vinales, con anche Rossi, che poi c'è sempre".

Audio raccolto da Matteo Aglio

Articoli che potrebbero interessarti