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MotoGP, Bastianini: "Ho fatto il record di Sepang nonostante un lungo!"

"Il 57 era davvero vicino, ma non ho fatto altri tentativi. Pensavo di poter essere veloce, ma non avrei immaginato di essere il migliore. Questa Ducati è un'altra cosa rispetto alla mia 2019"

MotoGP: Bastianini:

Enea Bastianini ha un sorriso stampato sul volto che dice tutto. Il pilota di Gresini Racing ha chiuso la due giorni di test ufficiali MotoGP a Sepang con il nuovo record del tracciato e la soddisfazione di aver messo tutti in riga. La Ducati 2021 che ha a disposizione nel suo box gli ha permesso di spiccare definitivamente il volo e con queste premesse la stagione si prospetta entusiasmante. 

L'obiettivo di Enea sarà quello di emergere nel gruppo selvaggio rappresentato dagli altri sette piloti in sella alle Ducati DesmosediciGP, per ambire a compiere un ulteriore step e guadagnarsi la promozione nel team ufficiale di Borgo Panigale. Un obiettivo che questi test hanno dimostrato essere alla sua portata. 

"Non me l’aspettavo, sapevo di poter essere veloce, ma non avrei pensato di essere il migliore - ha detto Bastianini - Quando ho provato per la prima volta questa moto a Jerez, ho capito che c’era un bellissimo potenziale. Anche il clima nel box Gresini è fantastico. Qui in Malesia stiamo lavorando tantissimo da ieri, siamo stati subito veloci e oggi abbiamo provato un time attack e mi ritrovo davanti a tutti. E’ incredibile per tutti, ma si tratta pur sempre solo di test. Adesso andiamo a Mandalika, dove la pista è nuova per tutti e secondo me quel test sarà più indicativo". 

Come ti sei sentito quando hai letto il tempo sul display?
"Non ero felicissimo quando ho letto il tempo sul display, perché sono andato lungo alla prima curva! Il 57 era davvero vicino, era possibile farlo, ma non ho fatto altri tentativi". 

Con questa Ducati hai spiccato il volo. Quanto è diversa rispetto alla 2019?
"La moto 2021 è molto più facile della 2019. Quella vecchia ti dava la sensazione di avere tanti movimenti in ogni sezione del tracciato e poi scuoteva molto in rettilineo. Poi la 2019 in ogni sessione sembrava essere una moto diversa. Invece questa la prendo e sento che è sempre la stessa. E? Più costante ed è più veloce. Puoi fare errori e lei resta stabile".

Tu in che area devi ancora migliorare?
"Quando guardo i dati degli altri piloti Ducati, io vedo di dover migliorare a centro curva. Io sono aggressivo in ingresso, ma con questa moto il vero potenziale è la potenza del motore e devo essere più bravo in uscita dalle curve per sfruttarlo". 

E rispetto alla 2022 che differenze ci sono con la tua?
"Al momento non è molta diversa. La Ducati 2022 ha un nuovo motore, ma già quello della mia non è male".

Avere una moto più collaudata potrebbe essere un vantaggio per te?
"Può essere un vantaggio per me avere una moto già molto sviluppata, ma un vantaggio che può durare due o tre gare. Dopo vedrete che gli ufficiali lavoreranno tanto. Dall’Igna lo conoscete". 

Cosa ti lasciano questi test?
"E’ motivante per me e per tutta la squadra. Noi siamo determinati ma anche rilassati. Non abbiamo la pressione di un team ufficiale e questo per me è importante per cercare di andare sempre più forte. Ma il mio obiettivo resta quello di diventare un pilota ufficiale". 

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