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SBK, Petrucci: “Mi aspettavo di più dai test, ho ancora i problemi del 2023”

“Non sono riuscito a risolvere quelli che erano i miei punti deboli della passata stagione e non sono molto soddisfatto dei tempi con gomma nuova, però non siamo lontani. Bulega? Ha passato degli anni difficili e adesso è bello incazzato”

SBK: Petrucci: “Mi aspettavo di più dai test, ho ancora i problemi del 2023”

Anno nuovo vita nuova, ma non per Danilo Petrucci. Nella due giorni di test sul tracciato di Jerez de la Frontera, il ternano del team Barni Spark Racing si è infatti ritrovato alle prese con le stesse problematiche che lo hanno attanagliato nel 2023. In quella che è stata la sua stagione di debutto nel Mondiale Superbike, con la Panigale V4R schierata dal team di Marco Barnabò. 

“Credevo che avere un anno in più di esperienza servisse, invece abbiamo ‘mosso’ un po’ la moto per cercare di risolvere la mancanza di grip nei curvoni veloci. Diciamo che sono sempre un po’ in difficoltà quando c’è poco grip in quella fase, perché pesando un po’ di più vado a spingere di più sulla gomma. Quindi, devo cercare di modificare un po’ anche il mio stile di guida” ha raccontato Danilo, che ha chiuso l'ultimo dei due giorni di collaudi in nona posizione, con un totale di 136 giri completati. 

Un test non del tutto positivo per Petrux, che si aspettava qualcosa di più dalle sue prestazioni.

Non sono soddisfattissimo dei tempi con gomme nuove, perché all’inizio non riesco a sfruttare né la gomma da qualifica né quella da gara. È il limite che avevamo anche l’anno scorso, perché anche se poi sono costante e riesco a girare per tutta la gara sullo stesso tempo, non riesco a fare un salto in avanti con gomme nuove - ha spiegato il ternano - Non era del tutto volontario il fatto che l’anno scorso recuperassi da metà gara in poi, ma una conseguenza del fatto che gli altri vanno molto più forte all’inizio, mentre io alla fine. Devo capire e cambiare un po’ di cose. Mi aspettavo un po’ di più da questo test, avrei voluto fare un po’ meglio. Non siamo lontani, però non siamo mai stati tra i primi tre. Avrei voluto essere un po’ più competitivo. Non tanto per la classifica, ma per il passo”.

Vecchi problemi che Danilo si è trascinato anche in questo anno nuovo, ma che punta a risolvere prima dell’inizio della stagione.

“La moto è nuova anche se strutturalmente è la stessa dell’anno scorso, ma non sono riuscito a risolvere quelli che erano i miei punti deboli della passata stagione, quindi dovrò cambiare ancora qualcosa nella gestione del gas e in altri aspetti ha commentato Petrucci, che in Andalusia non ha provato nessun elemento sulla sua Ducati: “Avevamo tutte cose che avevamo scartato l’anno scorso perché non eravamo a posto e pensavamo di risolvere modificando dei pezzi, ma non le abbiamo ancora usate perché abbiamo lavorato più che altro per trovare il grip e cercare di fare la differenza con gomme nuove. A Portimao, che è una delle mie piste ‘nere’, c’è ancora meno grip quindi potremo lavorare ancora di più per trovare una soluzione”.

Prima di tornare in azione in Portogallo per la prossima sessione di collaudi, il ducatista ha speso qualche parola sull’impressionante prestazione di Nicolò Bulega. Protagonista indiscusso dei test a Jerez.

Sinceramente pensavo che andasse forte, ma non che desse mezzo secondo a tutti - ha ammesso Danilo - Sono contento per lui, perché è un bravo ragazzo e ha passato degli anni difficilissimi e mi sa che adesso è bello incazzato. Penso ci siano 12 o 13 piloti che possono salire sul podio e per gli appassionati è molto bello, ma per noi piloti un po’ meno. Comunque io mi do un 6 -, sufficienza strappata”.

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