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MotoGP, GPOne to one, Quartararo: “L’avversario numero uno? Siamo io e la Yamaha”

VIDEO - “Dobbiamo ancora trovare la strada giusta, ma abbiamo un buon potenziale. Stiamo facendo un grosso step rispetto agli anni scorsi e mi prenderò il mio tempo per pensare al futuro”

MotoGP, GPOne to one, Quartararo: “L’avversario numero uno? Siamo io e la Yamaha”

Tolto il velo dalla livrea della sua Yamaha M1 per la MotoGP 2024, Fabio Quartararo guarda con fiducia all’inizio del campionato. Sebbene lo Shakedown a Sepang non sia andato alla perfezione, il transalpino ha ricavato delle informazioni incoraggianti da queste giornate extra di collaudi, che lo hanno visto sfoderare una buona velocità sul rettilineo del tracciato malese.

“Non si va mai troppo veloce, quindi vedremo cosa faranno le altre moto in questi tre giorni, ma io in generale sono contento perché credo che il potenziale sia buono, anche se ci manca un po’ di tempo per trovare totalmente la strada giusta - ha affermato El Diablo a margine della presentazione - Il motore è sicuramente migliorato, ma dovremo lavorare sull’elettronica per ottimizzarne il carattere, perché è ancora molto aggressivo. Abbiamo il potenziale ma non lo stiamo usando, perché ritengo che siamo un po’ distanti sul fronte dell’elettronica, non soltanto a livello di sviluppo del motore. Dobbiamo trovare l’elettronica migliore per questo propulsore e implementarla sulla moto”.

La Yamaha ha continuato a lavorare alacremente durante l’inverno e il cambio di passo si è visto anche a livello dell’organigramma della squadra, con l’innesto di Massimo Bartolini e di un nuovo tecnico giapponese che lavorava nel test team.

È cambiata abbastanza anche la mentalità, soprattutto con l’arrivo di Max e Marco, che si occupa dell’aerodinamica. Il feeling è molto buono, sinceramente è una delle prime volte che vedo la Yamaha lavorare così forte e ho tanta voglia di iniziare questi tre giorni di test - ha osservato il Campione del Mondo 2021 - A Max ho chiesto tutto della sua esperienza in Ducati e la cosa più divertente che mi ha raccontato è che ha trascorso lì più di vent’anni e adesso gli dicono tutti che gli sta meglio il blu che il rosso. Io e lui non ci siamo visti molto, ma penso che a poco a poco riuscirò a conoscerlo meglio”.

Il 2024 sarà un anno importante sia per la Casa dei tre diapason che per Quartararo, chiamato a prendere una decisione importante sul suo futuro.

Adesso sono contento per come stanno andando le cose, ma è chiaro che devo iniziare a pensare anche al mio futuro. Anche perché il mercato è già un po’ iniziato. Vedremo cosa faremo i prossimi anni, ma adesso sono concentrato su questi test e sull’inizio della stagione” ha sottolineato Fabio, poco incline a seguire l’esempio di Lewis Hamilton, che ha firmato con la Ferrari per il 2025 ancor prima ancora di aver portato in pista per la prima volta la nuova Mercedes. “La stagione non è ancora iniziata e Lewis se n’è già andato - ha puntualizzato il 24enne - Voglio dire che dobbiamo essere intelligenti e stare completamente concentrati sul nostro lavoro. Stiamo facendo un grosso step rispetto agli anni scorsi, quindi dovrò sicuramente prendermi il mio tempo per pensare al futuro, anche perché penso che sarà certamente una mossa importante”.

Sarà ancora Pecco l’uomo da battere nel 2024, o ci sarà da tenere d’occhio anche Marc Marquez? Fabio preferisce non pensarci adesso e dirigere il suo sguardo verso l’interno del box Yamaha.

“Adesso non sto guardando tanto all’avversario numero uno, sono concentrato su di noi, sul tornare a vincere e ritornare sul podio, quasi a ogni gara. Per me adesso l’avversario numero uno siamo me stesso e la Yamaha, che dobbiamo tornare a essere competitivi per lottare per la vittoria, ha affermato il nizzardo che alla domanda su cosa chiederebbe per riuscirci il prossimo anno ci ha risposto: “Non posso ancora dirlo perché non abbiamo ancora estratto il 100% da questa moto, quindi ve lo dirò quando lo avremo trovato”.

La concorrezza è comunque agguerrita e Quartararo ha notato qualcosa che lo ha impressionato già nello Shakedown.

Ho visto che le KTM sono andate tutte molto veloci. Il potenziale c’è, quindi sarà importante vedere cosa riusciremo a fare noi. Dovremo fare davvero un buon lavoro per tornare a lottare al vertice” ha analizzato il pilota Yamaha, che traccia comunque un bilancio positivo dei primi giorni di collaudi svolti in Malesia.

“Sfortunatamente, non siamo riusciti a usarli propriamente, ma siamo comunque riusciti a fare molti giri. Il primo giorno ci è servito essenzialmente per provare delle novità che non sono state né un miglioramento né un peggioramento. Abbiamo fatto un po’ più di fatica nella seconda giornata, perché abbiamo avuto dei problemi con alcune parti della moto, ma abbiamo comunque svolto dei buoni test in questi due giorni - ha spiegato - In definitiva, non mi sento meglio in questo momento, ma sento che abbiamo il potenziale. Non abbiamo fatto il time attack, ma abbiamo spinto con gomme nuove e nella seconda giornata ho girato in 1’58”5, dal 22° giro. Si tratta già di un tempo abbastanza veloce, ma in questi tre giorni abbiamo in programma di incrementare il time attack per migliorare ancora”.

Dopo le difficoltà sofferte lo scorso anno del resto, per la Yamaha sarà essenziale riuscire a migliorare sul giro secco.

“La cosa più importante sarà essere in Top 10 al venerdì pomeriggio per avere già il 70% del lavoro fatto e poi dovremo trovare una soluzione per le Qualifiche, sia sotto il profilo della moto che del mio stile di guida, e credo che ci riusciremo ha detto fiducioso Fabio, che grazie alle concessioni avrà la facoltà di compiere altri test anche nel corso della stagione: “Non so esattamente quante giornate di test svolgeremo, ma dobbiamo certamente sfruttare al massimo qualunque giorno avremo, facendo più giri possibile e chiedendo tutto ciò che possiamo provare. Non facciamo i test solo per macinare giri, ma per migliorare noi stessi e provare a tornare a vincere. Questa è la ragione per cui lo stiamo facendo e per cui sono concentrato al 100% sul lavoro e non vedo l’ora di ritornare”.

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