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MotoGP, Quartararo: “ho avuto primi contatti con altri marchi, ma Yamaha lo sa”

Gli sforzi della Yamaha non bastano per far dormire sonni tranquilli a Fabio, che ha iniziato a sondare il terreno con altre squadre: “Lavoriamo in maniera più aggressiva, ma bisognerà vedere gli sviluppi a breve termine”  

MotoGP: Quartararo: “ho avuto primi contatti con altri marchi, ma Yamaha lo sa”

Formula 1 e MotoGP stanno dimostrando in questi ultimi anni che il mercato piloti non va mai in vacanza. Proprio per questo, a meno di un mese dalla prima gara dell’anno, Fabio Quartararo ha già cominciato a sondare il terreno in vista della decisione che dovrà prendere sul suo futuro e che concerne la possibilità di rinnovare il suo contratto con Yamaha, oltre la scadenza fissata per il 31 dicembre 2024.

Una scelta che il 24enne nizzardo vuole maturare con calma e attenzione, visti gli sforzi profusi dal costruttore giapponese per ritrovare competitività e il suo desiderio di ritornare ai vertici della MotoGP con la Casa con cui ha fatto il suo ingresso in MotoGP nel 2019 e con cui si è laureato campione nel 2021. D’altra parte, però, i test pre-stagionali hanno evidenziato che la strada da percorrere è ancora lunga e la pazienza di El Diablo comincia a essere sempre più agli sgoccioli.

“C’è stata una risposta rispetto a ciò che ho chiesto, anche se il risultato non è forse quello che volevo” ha riconosciuto Fabio in una chiacchierata con i nostri colleghi di Motorsport.com, nell’ultima giornata di test a Sepang. Ho già avuto i primi contatti con altri marchi, ma certamente Yamaha lo saprà già - ha continuato il transalpino - Ora sta alla Yamaha vedere quali passi compiere. Io sono abbastanza contento di quello che hanno fatto, ma si tratta di vedere come si svilupperanno le cose nel breve termine”.

Il cambiamenti operati dalla Yamaha durante l’inverno sono stati evidenti. Come dimostra l’arrivo in squadra di Massimo Bartolini e Marco Nicotra, il direttore tecnico e l’aerodinamico strappati alla Ducati dal costruttore nipponico, nel tentativo di ottimizzare lo sviluppo della sua M1. Il nuovo approccio assunto dalla Yamaha però non è stato ancora sufficiente per colmare il divario rispetto ai primi e per risolvere i problemi sofferti dalla M1 sul giro secco e in condizioni di scarso grip. Tanto che Quartararo ha concluso i test in Malesia in 11esima piazza, a otto decimi dal leader Francesco Bagnaia, arrovellandosi sul modo in cui riuscire a fare un passo avanti in Qatar.

“È chiaro che non mi piace essere così lontano, e quando entro nel box non lo faccio con il sorriso, ma il modo in cui lavoriamo ora è molto più aggressivo. In passato, si diceva nel paddock che gli ingegneri Yamaha erano sempre quelli che andavano in albergo per primi. Adesso invece stanno lavorando molto duramente. Abbiamo persone nuove che arrivano da una fabbrica vincente e questo è un passo avanti” ha aggiunto il pilota francese, riconoscendo la metamorfosi della Casa dei tre diapason. Un cambiamento che lascia ben sperare Fabio, ma che potrebbe non bastare a trattenerlo se non sarà suffragato dai risultati in pista.

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